Cosimo Di Lauro, l'autopsia «Segni di deperimento, non è morto di infarto»

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Era il passaggio principale dell'inchiesta che il pm Roberto Fontana della Procura di Milano coordina sulla morte di Cosimo Di Lauro.

Su incarico del magistrato, è stata eseguita l'autopsia sul corpo di chi fu spietato capoclan nella guerra di Scampia tra il 2004 e il 2005.

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Ad affiancare il consulente della Procura, anche il medico legale milanese Marco Scaglione nominato dalla famiglia Di Lauro, assistita dall'avvocato Vittorio Giaquinto,. (ilmattino.it)

Ne parlano anche altre fonti

Roberto Saviano racconta Cosimo Di Lauro, dalla faida di Scampia alla morte al 41 bis Dalla crescita all’ombra di un padre potentissimo alla presa di potere, con la sanguinosissima faida di Scampia, fino all’arresto e agli ultimi diciassette anni di carcere al 41 bis: Roberto Saviano racconta il destino di Cosimo Di Lauro. (Fanpage.it)

LA CAMORRA Morto Cosimo Di Lauro: regista della faida di Scampia, aveva APPROFONDIMENTI LA CAMORRA Cosimo Di Lauro, il “boss elegante” che ordinò di. (ilmattino.it)

Inoltre ormai fumava cinque pacchetti di sigarette al giorno, che avevano reso i suoi denti neri come il carbone. Lo stato di salute. Farneticava di giorno e ululava di notte, Cosimo Di Lauro, l'ex reggente dell'omonimo clan di Secondigliano, artefice della prima faida di Scampia a inizio secolo. (IL GIORNO)

Un esame che servirà a chiarire le cause del decesso del figlio del capoclan Paolo detto «Ciruzzo 'o Milionario». Sarà effettuata tra 48 ore l'autopsia sul corpo di Cosimo Di Lauro, boss della camorra deceduto nella notte tra domenica e lunedì, all’età di 49 anni, nel carcere milanese di Opera, dov'era detenuto in regime di 41bis. (La Stampa)

Morte di Cosimo Di Lauro: si attendono i risultati di altri esami. Le condizioni di Cosimo Di Lauro, in carcere dal 2005, non erano delle migliori al momento del decesso. Chi lo ha visto negli ultimi anni di vita lo ha descritto come “irriconoscibile” rispetto al volto trentenne diffuso dai media al momento dell’arresto. (Grande Napoli)

Alle operazioni di riconoscimento del boss detenuto al 41bis ha preso parte il fratello Antonio che, secondo quanto si è appreso, è rimasto particolarmente colpito dalle condizioni in cui ha trovato il corpo. (Corriere del Mezzogiorno)