CPB: requisiti di accesso e debiti tributari e/o contributivi

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Fiscal Focus ECONOMIA

Il Concordato Preventivo Biennale (CPB) è un istituto di compliance volto a favorire l’adempimento spontaneo degli obblighi dichiarativi introdotto dal Dlgs n. . Esso consiste in una “proposta” formulata dall'Agenzia delle Entrate per la definizione preventiva del reddito… (Fiscal Focus)

Ne parlano anche altre fonti

Una flat tax a tre aliquote, dal 10 al 15 per cento, per le partite IVA che aderiranno al concordato preventivo biennale. La proposta arriva dal CNDCEC e si inserisce tra i correttivi richiesti per rendere più conveniente siglare il patto con il Fisco (Informazione Fiscale)

170 (Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di regime di adempimento collaborativo e semplificazione degli adempimenti tributari e concordato preventivo biennale) rinviata ieri ed estesa anche alla Commissione finanze della Camera. (Adnkronos)

Per quale periodo d’imposta il contribuente dev’essere assoggettato agli ISA per accedere al concordato preventivo biennale? Un spunto su come scoprirlo. Il pericolo è commettere errori con conseguenze sanzionatorie pesanti per il contribuente. (Ipsoa)

Fisco, l’Agenzia delle Entrate promuove il concordato preventivo

Il Governo è pronto ad aprire alle richieste di rendere maggiormente attrattiva l’adesione al concordato preventivo. Arriva, infatti, la flat tax sul maggior reddito contenuto nell’accordo con il Fisco. (Il Sole 24 ORE)

Per incentivare l’adesione dei contribuenti a concordato preventivo e cooperative compliance, con un comunicato stampa del 9 luglio 2024, il CNDCEC ha evidenziato che occorrono ulteriori misure che diano certezza sui benefici riconosciuti a chi decide di avvalersi di tali nuovi strumenti di compliance, fortemente voluti dalla riforma fiscale, che favoriscono l’interlocuzione preventiva tra contribuenti e amministrazione finanziaria con l’obiettivo di ridurre, se non di eliminare del tutto, i controlli ex post e di favorire la certezza del diritto. (Ipsoa)

Il numero due della divisione Contribuenti, Vincenzo Carbone, approva i nuovi strumenti predisposti dalla delega fiscale e sottolinea: per valorizzare il concordato serve un passaggio culturale nel rapporto tra contribuente e amministrazione finanziaria (Milano Finanza)