"Scendiamo in piazza fino a nuove elezioni". Voci dalla protesta georgiana - FOTO
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L'attivista Elene Kokhreidze racconta ad Adnkronos le violenze subite dai manifestanti, la lotta per una Georgia europea e l'ombra russa dietro al governo "Dal 30 novembre, quando Irakli Kobakhidze ha annunciato l'interruzione del processo di integrazione europea, sono scesa in piazza insieme ad altri georgiani ogni giorno per chiedere che il Paese ritorni sulla giusta traiettoria. Entrare nell’Unione europea è scritto nella nostra costituzione, poiché sappiamo di aver bisogno di alleati forti e democratici per sopravvivere accanto al nostro brutale vicino, la Russia, che cerca costantemente di influenzare la Georgia e di sottrarci territori”. (Adnkronos)
Ne parlano anche altri media
A Tbilisi, un operatore TV è stato ferito da fuochi d’artificio lanciati con un razzo artigianale durante le proteste pro-UE contro il governo. Le proteste, sempre più violente, sono scoppiate dopo l’annuncio della sospensione dei negoziati per l’adesione all’UE fino al 2028. (ilmessaggero.it)
Per la sesta sera consecutiva, da quando giovedì scorso il governo ha deciso di rinviare al 2028 il cammino di adesione all'Ue, i manifestanti sono scesi in strada per protestare. (Corriere del Ticino)
Per resistere ai gas lacrimogeni i giovani georgiani si sono organizzati, appena le bombolette toccano il suolo i manifestanti le prendono per spostarle lontano dalla folla. «Non molleremo, più ci picchiano e più torniamo in piazza» assicura Dachi, 17 anni che è schierato davanti al Parlamento in viale Rustaveli a Tblisi per la sesta notte consecutiva. (Corriere della Sera)
Sesta notte di proteste in Georgia, dove i filo-europeisti sono scesi in piazza dopo la sospensione dei colloqui di adesione all’Unione europea. Indossando maschere antigas e utilizzando scudi artigianali per deviare i gas lacrimogeni della polizia, migliaia di dimostranti si sono riuniti di nuovo di fronte al Parlamento nella capitale Tbilisi. (LAPRESSE)
Il politico è stato aggredito dalla polizia dopo una perquisizione nella sede del suo partito Akhali (Sky Tg24 )
Respinto il ricorso della presidente Salome Zurabishvili e di altri 30 politici La Corte Costituzionale della Georgia ha respinto il ricorso della presidente della Repubblica Salome Zurabishvili e di altri 30 politici che chiedevano che le elezioni parlamentari tenutesi lo scorso 26 ottobre e vinte dal partito di governo ‘Sogno Georgiano‘ fossero dichiarate incostituzionali. (LAPRESSE)