Polemiche sui boss scarcerati, si dimette il capo del Dap Basentini
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"Le polemiche di questi giorni sono strumentali e totalmente infondate ma fanno male al dipartimento": è quanto avrebbe detto Basentini in un incontro avvenuto ieri col ministro della Giustizia.
Il tam tam sulle dimissioni di Basentini ha preso il via ieri sera, attraverso i sindacati di Polizia penitenziaria, e per domani si attende l’iter formale in via Arenula.
Non sono bastati, quindi, a smorzare le polemiche sul capo del Dap nè il decreto legge contro le scarcerazioni 'facili' dei boss approvato nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi dal Consiglio dei ministri, nè i tempi strettissimi con cui il Csm ha dato il via libera alla nomina di Roberto Tartaglia, noto magistrato antimafia, a vicecapo del Dap, scelto da Bonafede. (Giornale di Sicilia)
Su altre testate
Le trattative per la nomina del Procuratore capo di Tornino erano emerse dalle intercettazioni che un anno fa avevano scosso il Csm fino alle dimissioni di alcuni componenti e l'intervento del Capo dello Stato Sergio Mattarella. (Adnkronos)
Nei giorni scorsi il Ministro aveva già indicato come vicepresidente del Dap Roberto Tartaglia, ex pm della piscina Trattativa della Procura di Palermo. (Stretto web)
Originario di Trapani, Petralia, procuratore capo di Sciacca nel 1996 e componente del Csm dal 2006 al 2011, a inizio legislatura era stato proposto come consulente della commissione parlamentare Antimafia. (Gazzetta del Sud)
Lo avrebbe detto, si apprende da fonti di via Arenula, il capo del Dap, Francesco Basentini, in un incontro avvenuto ieri con il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, manifestando l’intenzione di dimettersi dall’incarico. (Imola Oggi)
En plein Petralia e Tartaglia. En plein perché accanto a Petralia ci sarà come vice l’ex pm antimafia Roberto Tartaglia, già scelto da Bonafede tre giorni fa. Petralia, da Cosa nostra al Csm. Ma vediamo chi è Petralia e qual è stata la sua carriera. (Polizia Penitenziaria)
Le dimissioni Le dimissioni di Francesco Basentini sono arrivate il primo maggio dopo il terremoto di polemiche scatenato dalle scarcerazioni di alcuni boss per alleggerire le carceri durante la pandemia. (Corriere della Sera)