In alternativa, circolano anche i nomi di Giovanni Melillo, ex capo di gabinetto del Ministro Orlando e di Catello Maresca, PM antimafia napoletano. Francesco Basentini si è dimesso. Il capo del Dap, dipartimento affari penitenziari ha lasciato l’incarico ieri sera, anche se fino a tarda sera in via Arenula, sede del ministero della Giustizia, non era ancora arrivata una lettera formale. Basentini, però, aveva salutato i suoi collaboratori dicendo che…
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Condividi. “Le dimissioni del direttore del Dap Francesco Basentini non bastano a cancellare quanto successo in poche settimane tra carceri in rivolta, morti, evasioni e perfino mafiosi e assassini usciti a decine di galera. Lo avrebbe detto, si apprende da fonti di via Arenula, il capo del Dap, Francesco Basentini, in un incontro avvenuto ieri con il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, manifestando l’intenzione di dimettersi dall’incarico.
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Ora che Francesco Basentini ha deciso di mollare la poltrona da direttore del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (e uno stipendio da 320.000 euro l'anno), l'ultima moda nazionale è diventata gridare: "Abbasso Basentini!". Sull'ex capo del Dap tutti maramaldeggiano, giornali, magistrati ...
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Da quanto si apprende si tratta di Dino Petralia, attuale procuratore generale di Reggio Calabria. Originario di Trapani, Petralia, procuratore capo di Sciacca nel 1996 e componente del Csm dal 2006 al 2011, a inizio legislatura era stato proposto come consulente della commissione parlamentare Antimafia. Oggi è procuratore generale di Reggio Calabria. Nei giorni scorsi il ministro aveva già indicato come vicepresidente del Dap Roberto Tartaglia, ex pm del pool Trattativa della Procura di…
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Questa quindi la scelta del Guardasigilli Bonafede, dopo le polemiche sulle scarcerazioni dei boss per l’emergenza coronavirus. Nei giorni scorsi il ministro Alfonso Bonafede aveva gia’ indicato come vicepresidente del Dap Roberto Tartaglia, ex pm del pool Trattativa della Procura di Palermo. Originario di Trapani, Petralia, procuratore capo di Sciacca nel 1996 e componente del Csm dal 2006 al 2011, a inizio legislatura era stato proposto come consulente della commissione parlamentare Antimafia.
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E del suo pool fa parte un giovane magistrato napoletano, quel Roberto Tartaglia che oggi è il vice capo del Dap. Le trattative per la nomina del Procuratore capo di Tornino erano emerse dalle intercettazioni che un anno fa avevano scosso il Csm fino alle dimissioni di alcuni componenti e l'intervento del Capo dello Stato Sergio Mattarella. CHI E' PETRALIA - Da toga antimafia al Csm fino ai vertici della magistratura, prima da Procuratore aggiunto di Palermo e poi da Procuratore generale di Reggio Calabria
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Poi l’incarico di sostituto procuratore a Marsala, procuratore aggiunto a Palermo e, infine, procuratore generale a Reggio Calabria. Sostituisce Basentini. Arriva da Reggio Calabria il nuovo capo del Dap, il dipartimento per l’amministrazione penitenziaria. Si apre la partita su Reggio Calabria. Con la nomina di Petralia a capo del Dap, dunque, si apre un’altra interessante partita a Reggio Calabria.
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Petralia ha lavorato per anni a Palermo conducendo importanti indagini antimafia e il figlio Paolo è da pochi mesi l'assessore allo Sport del Comune. Play Replay Play Replay Pausa Disattiva audio Disattiva audio Disattiva audio Attiva audio Indietro di 10 secondi Avanti di 10 secondi Spot Attiva schermo intero Disattiva schermo intero Skip Il video non può essere riprodotto: riprova più tardi. "Conosco da anni Dino Petralia, la sua serietà e competenza.
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A sorpresa il Guardasigilli Alfonso Bonafede sceglie come nuovo capo Dino Petralia, una vita spesa nella lotta alle cosche e, nello stesso tempo, nell'approfondimento giuridico per garantire una giustizia giusta. La sfida per Petralia e Tartaglia. Petralia arriverà a Roma la prossima settimana. Petralia, da Cosa nostra al Csm. Ma vediamo chi è Petralia e qual è stata la sua carriera. Tra i due, Petralia e Tartaglia, il rapporto è ottimo, perché entrambi hanno lavorato a Palermo, Tartaglia pm e Petralia…
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Nel 2017 diventa procuratore generale a Reggio Calabria dove si occupa di `ndrangheta. Le dimissioni Le dimissioni di Francesco Basentini sono arrivate il primo maggio dopo il terremoto di polemiche scatenato dalle scarcerazioni di alcuni boss per alleggerire le carceri durante la pandemia. Petralia è stato procuratore a Sciacca e consigliere del Csm che ora - dopo la richiesta formalizzata dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede- dovrà collocarlo fuori ruolo.
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Nei giorni scorsi il Ministro aveva già indicato come vicepresidente del Dap Roberto Tartaglia, ex pm della piscina Trattativa della Procura di Palermo. 2 Maggio 2020 11:56. Sarà il procuratore generale di Reggio Calabria Dino Petralia il nuovo capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, al posto di Francesco Basentini che si è dimesso. Il Ministro Alfonso Bonafede ha scelto il capo delle carceri: sarà il procuratore generale di Reggio Calabria Dino…
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Carceri, il magistrato antimafia Petralia nuovo capo del Dap Subentra a Francesco Basentini che si è dimesso dall'incarico dopo le polemiche sulle scarcerazioni dei boss mafiosi. Condividi. Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha scelto come nuovo capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria Bernardo Petralia, detto Dino, procuratore generale di Reggio Calabria e magistrato in prima linea nella lotta alle mafie e alla criminalità organizzata.
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Il magistrato siciliano, Dino Petralia, attualmente procuratore generale di Reggio Calabria, è stato nominato a capo del Dap, Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. Petralia, che è stato procuratore a Sciacca e consigliere del Csm, sarebbe stato contattato nei giorni scorsi dal ministro Bonafede, a cui avrebbe dato la propria disponibilità. Originario di Trapani, Petralia, procuratore capo di Sciacca nel 1996 e componente del Csm dal 2006 al 2011, a inizio legislatura era stato…
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Questa quindi la scelta del Guardasigilli Bonafede, dopo le polemiche sulle scarcerazioni dei boss per l’emergenza coronavirus. Petralia, negli ultimi anni, è stato procuratore generale a Reggio Calabria. È il magistrato siciliano Dino Petralia, a quanto si apprende, il nuovo capo del Dap dopo le dimissioni di Basentini. Originario di Trapani, Petralia, procuratore capo di Sciacca nel 1996 e componente del Csm dal 2006 al 2011, a inizio legislatura era stato proposto come consulente della…
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Sarà il procuratore generale di Reggio Calabria, il siciliano Dino Petralia, il nuovo capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, al posto di Francesco Basentini che si è dimesso. Nei giorni scorsi il ministro Alfonso Bonafede aveva già indicato come vicepresidente del Dap Roberto Tartaglia, ex pm del pool Trattativa della Procura di Palermo. Originario di Trapani, Petralia, procuratore capo di Sciacca nel 1996 e componente del Csm dal 2006 al 2011, a inizio legislatura era stato proposto come…
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Petralia, da Cosa nostra al Csm. Ma vediamo chi è Petralia e qual è stata la sua carriera. A sorpresa il Guardasigilli Alfonso Bonafede sceglie come nuovo capo Dino Petralia, una vita spesa nella lotta alle cosche e, nello stesso tempo, nell’approfondimento giuridico per garantire una giustizia giusta. En plein Petralia e Tartaglia. En plein perché accanto a Petralia ci sarà come vice l’ex pm antimafia Roberto Tartaglia, già scelto da Bonafede tre giorni fa.
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Richieste diventate ancora più pressanti dopo l'uscita dal carcere di alcuni esponenti della criminalità organizzata, su tutti Pasquale Zagaria, fratello di Michele, boss del clan dei Casalesi, legate a ragioni di età e di salute.Non sono bastati a smorzare le polemiche sul capo del Dap il decreto legge contro le scarcerazioni facili dei boss approvato nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi dal Consiglio dei ministri e nemmeno i tempi strettissimi con cui il Csm ha dato il via…
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Ma si parla anche del procuratore di Napoli Giovanni Melillo e di Elisabetta Cesqui, che è stata capo degli Ispettori e capo di gabinetto alla Giustizia, quando ministro era Andrea Orlando. "Le polemiche sono strumentali e totalmente infondate ma fanno male al dipartimento" ha spiegato ieri annunciando la propria decisione al Guardasigilli, che lo ha ringraziato per il lavoro svolto. Per Italia Viva - che da tempo aveva chiesto la testa del capo del Dap - si tratta invece di un gesto necessario ma…
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Dopo alcune voci sulla sua decisione, la notizia è ora confermata. Il capo del Dipartimento amministrazione penitenziaria (Dap) Francesco Basentini si è dimesso. La scarcerazione di Zagaria aveva scatenato polemiche: in primis da parte dei magistrati che avevano catturato e fatto condannare l’esponente dei Casalesi, seguiti dalle associazioni anticamorra e dalle opposizioni. Un terremoto scatenato dalle scarcerazioni in seguito all’emergenza coronavirus…
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La rinuncia del vertice del DAP arriva in seguito alle polemiche sulle scarcerazioni dei boss mafiosi, la cui pena è stata commutata ai domiciliari temporanei, per il rischio di contrarre il coronavirus. La circolare del Dap. Alcuni dei capimafia oggetto del provvedimento, scontavano una pena al carcere duro, come Francesco Bonura, colonnello di Bernardo Provenzano, o una condanna all'ergastolo, come Francesco La Rocca, temuto boss del Calatino.
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Da mesi e per primi, Fratelli d’Italia ha chiesto un gesto di responsabilità a Basentini e al ministro Bonafede. Lo avrebbe detto, si apprende da fonti di via Arenula, il capo del Dap, Francesco Basentini, in un incontro avvenuto ieri con il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, manifestando l’intenzione di dimettersi dall’incarico. Condividi. “Le dimissioni del direttore del Dap Francesco Basentini non bastano a cancellare quanto successo in poche settimane tra carceri in rivolta, morti, evasioni e…
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Una nomina, quella di Tartaglia, che qualcuno aveva già letto come un "commissariamento» di Basentini. Ma si parla anche del procuratore di Napoli Giovanni Melillo e di Elisabetta Cesqui, che è stata capo degli Ispettori e capo di gabinetto alla Giustizia, quando ministro era Andrea Orlando. Per Italia Viva- che da tempo aveva chiesto la testa del capo del Dap- si tratta invece di un gesto necessario ma «tardivo», come sottolinea Maria Elena Boschi.
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Per Italia Viva- che da tempo aveva chiesto la testa del capo del Dap- si tratta invece di un gesto necessario ma «tardivo», come sottolinea Maria Elena Boschi. Ma si parla anche del procuratore di Napoli Giovanni Melillo e di Elisabetta Cesqui, che è stata capo degli Ispettori e capo di gabinetto alla Giustizia, quando ministro era Andrea Orlando. Mentre dal centro-destra il leader della Lega Matteo Salvini e Fratelli d’Italia chiedono ora le dimissioni di Bonafede.
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Da mesi e per primi, Fratelli d'Italia ha chiesto un gesto di responsabilità a Basentini e al ministro Bonafede. Il capo del dipartimento amministrazione penitenziaria, Francesco Basentini, ha manifestato al Guardasigilli, Alfonso Bonafede, l'intenzione di dimettersi dal suo ruolo. Il capo del Dap (Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria) Francesco Basentini si è dimesso. "Le dimissioni del direttore del Dap Francesco Basentini non bastano a cancellare quanto…
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Prima le rivolte nelle carceri a seguito della paura per i rischi del contagio da Coronavirus. «Con le sue dimissioni da responsabile del Dap il dottor Basentini ha compiuto un gesto giusto e non inatteso, di cui gli va dato atto. Dopo settimane di bufera si è dimesso Francesco Basentini, il capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap). Il ministro Bonafede è il primo…
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Francesco Basentini ha presentato ieri le dimissioni da Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (Dap). In mattinata arrivano anche le reazioni di Italia Viva: “Si rincorrono voci, non confermate, sulle dimissioni del Capo dell’amministrazione delle carceri, Basentini. Come Italia Viva le chiediamo da tempo. Di segno uguale anche il commento di Gennaro Mgliore: “Sono sempre più insistenti le voci delle possibili dimissioni del Capo Dap Basentini.
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Lo afferma, in un’intervista al ‘Fatto Quotidiano’, il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede sulla nomina di Roberto Tartaglia a vicecapo del Dipartimento per l’amministrazione penitenziaria. Non rispondo a chi chiede dimissioni Basentini. “Nessun commissariamento, Tartaglia è un magistrato di grande valore, da sempre in linea contro le mafie, esperto nella gestione di detenuti al 41-bis come Totò Riina, Leoluca Bagarella e i…
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La polemica era scoppiata dopo la liberazione dei boss mafiosi condannati all’ergastolo. “Prendo atto delle dimissioni del capo del Dap Francesco Basentini. Da mesi e per primi, Fratelli d’Italia ha chiesto un gesto di responsabilità a Basentini e al ministro Bonafede. Il capo del Dap (Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria) Francesco Basentini si è dimesso. Il capo del dipartimento amministrazione penitenziaria, Francesco Basentini, ha…
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E’ stato evidentemente troppo per Francesco Basentini, capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. Soddisfazione anche da parte dei sindacati di polizia. penitenziaria, da tempo critici con la gestione di Basentini. Dopo la rivolta nelle carceri, la scarcerazione dei boss mafiosi gli è stata fatale. Alla fine Basentini si è arreso, ed ha presentato le sue dimissioni al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.
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"Le polemiche di questi giorni sono strumentali e totalmente infondate ma fanno male al dipartimento": è quanto avrebbe detto Basentini in un incontro avvenuto ieri col ministro della Giustizia. Il tam tam sulle dimissioni di Basentini ha preso il via ieri sera, attraverso i sindacati di Polizia penitenziaria, e per domani si attende l’iter formale in via Arenula. Non sono bastati, quindi, a smorzare le polemiche sul capo del Dap nè il decreto legge contro le scarcerazioni 'facili' dei…
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