Vincenza Saracino uccisa a Treviso, le immagini dell'ultimo viaggio con il killer. La procura: delitto senza alcuna ragione

Vincenza Saracino uccisa a Treviso, le immagini dell'ultimo viaggio con il killer. La procura: delitto senza alcuna ragione
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Corriere della Sera INTERNO

Sono le 17,50 del 2 luglio quando Vincenza Saracino sta arrivando a casa. All’incrocio che sta proprio davanti alla sua abitazione trova Luigi Nasato che la sta attendendo da circa un’ora e mezzo. I due chiacchierano. L’uomo la convince a seguirlo verso un casolare abbandonato che si trova poco lontano, in via Maleviste. Le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona raccontano minuto per minuto quanto è accaduto quel pomeriggio d’estate in cui è stata uccisa «Enza». (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altre testate

Le telecamere della videosorveglianza pubblica inquadrano Luigi Nasato Fazio, 32 anni, accusato dell’omicidio di Vincenza Saracino, 50 anni, mentre esce da via Maleviste e si allontana dalla zona del rudere dove si era appena compiuto il delitto (ilgazzettino.it)

Emergono i particolari di quanto accaduto davanti all’ex fabbrica di via Maleviste, dove Luigi Nasato avrebbe aggredito e ucciso Vincenza Saracino. Non è stata solo accoltellata, ma anche picchiata. (ilgazzettino.it)

Uccisa in dieci minuti, questo raccontano le immagini raccolte da una videocamera di sorveglianza che ha immortalato Vincenza Saracino a bordo della sua bicicletta in compagnia di Luigi Nasato, Fazio mentre pedalano entrambi serenamente verso il casolare abbandonato. (La Tribuna di Treviso)

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Nato il 29 novembre 1991 in Venezuela, Luigi Nasato Fazio è il presunto assassino di Vincenza Saracino, la 50enne originaria di Molfetta che è stata senza vita il 3 luglio scorso in un casolare abbandonato all'estrema periferia di Treviso, dove viveva da anni con la famiglia. (MolfettaViva)

Come riportato dagli inquirenti, si stanno ancora attendendo i risultati degli esami del RIS su alcuni reperti, in particolare come la bicicletta utilizzata dal sospettato e sulla borsa della donna. Il presunto killer di Vincenza Saracino incastrato anche dai graffi sul braccio. (Corriere Delle Alpi)

«Eravamo sicuri che prima o poi l’avrebbero preso. Fin dall’inizio abbiamo avuto fiducia nelle forze dell’ordine, che è stata confermata da questo arresto». (ilgazzettino.it)