Gaza: Oxfam, in un anno uccisi 11.000 bimbi e 6.000 donne
L'esercito israeliano in un anno ha ucciso a Gaza almeno 11.000 bambini e 6.000 donne, il bilancio più alto rispetto a qualsiasi conflitto degli ultimi 20 anni, considerando lo stesso lasso di tempo: lo denuncia Oxfam di fronte all'allargamento del conflitto in Libano e in Cisgiordiana (compresa Gerusalemme est) e all'ulteriore massacro di civili che ne sta conseguendo. Oltre 25 mila bambini hanno perso un genitore o sono rimasti orfani e in moltissimi hanno perso un arto. (Il Messaggero Veneto)
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Insieme a un équipe di medici volontari della ong Medical Aid for Palestinians, ha soccorso le vittime delle bombe. Specializzato in chirurgia vascolare e traumatologia, Nizam Mamode ha trascorso quasi 30 giorni all'ospedale Nasser di Khan Yunis. (Sky Tg24 )
Sono finite le parole necessarie per descrivere la dimensione della catastrofe umanitaria che si consuma a Gaza da un anno. Scriviamo con l’acuminata percezione che riguarda l’impotenza delle parole di fronte alla violenza ridondante, fine a sé stessa, che distingue questa pagina della storia contemporanea. (Altreconomia)
Quali sono queste ferite e come possono diventare uno strumento per la pace? Abbiamo cercato di capirlo raccogliendo le storie e le testimonianze di Izzeldin Abuelaish, primo medico palestinese a lavorare in un ospedale israeliano che nel 2009 ha perso tre figlie a causa di un bomdardamento israeliano sulla Striscia di Gaza, Davide Musardo, psicologo clinico per Medici Senza Frontiere che ha prestato servizio a Gaza, collegato con noi dalla Giordania, e lo scrittore irlandese Colum McCann che una speranza l’ha vista nella storia, vera, di amicizia tra due padri, un palestinese e un israeliano, Bassam Aramin e Rami Elhanan, che hanno perso entrambi le figlie a causa della violenza e che hanno deciso di fare del loro dolore un ponte di dialogo, per la pace. (RSI.ch Informazione)
Mentre nella Striscia di Gaza continuano i bombardamenti israeliani e i combattimenti che ad oggi hanno ucciso oltre 41.000 persone, alla popolazione sfollata sono concessi solo 41km di cosiddetta “zona umanitaria”, l’11% di tutta la Striscia, dove le condizioni di vita disumane stanno compromettendo la salute della popolazione civile,. (Greenpeace)
Nelle guerre le vittime si contano alla fine. Quando è troppo tardi. Questi sono numeri di parte, sono stime e in quanto tali vanno prese per quelle che sono. (Il Sole 24 ORE)
A un anno dall’inizio del conflitto a Gaza, Oxfam diffonde dati che gelano il sangue. Il numero di donne e bambini uccisi negli ultimi 12 mesi nella Striscia supera qualsiasi altro conflitto degli ultimi due decenni. (LA NOTIZIA)