Georgia al voto per scegliere tra Unione europea e Russia. Il premier: «È un referendum tra guerra e pace»
Le opposizioni sfidano il partito di governo «Sogno georgiano», accusato di autoritarismo e complicità con il Cremlino Unione europea o Russia. Occidente o sfera d’influenza del Cremlino (e dei suoi alleati). È questa la scelta che si troveranno a compiere i cittadini della Georgia, dove oggi – sabato 26 ottobre – si tengono le elezioni parlamentari. Un appuntamento con le urne delicatissimo per il Paese caucasico, situato sul confine tra Europa e Asia e abitato da circa 3,7 milioni di persone. (Open)
Su altri giornali
Si chiudono le urne in Georgia e alle prime battute tutti, di fronte agli exit poll, cantano vittoria. (Inside Over)
Lo rende noto la Commissione elettorale centrale, citata dall'agenzia russa Ria Novosti, sulla base dei risultati di un nuovo meccanismo di conteggio elettronico. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Le rilevazioni che fanno capo ai sondaggi condotti dai partiti dell'opposizione europeisti rivendicano la vittoria, mentre quelli di una televisione filogovernativa afferma che il partito di governo "Sogno Georgiano' si è attestato al 56,1% dei consensi. (Tiscali Notizie)
La Georgia non è la Russia. E' lo slogan scelto per il presidio iniziato alle 13 fa in Piazza mercanti, in centro a Milano. Oggi i georgiani sono chiamati a un voto decisivo. E diverse realtà - comunità moldava, ucraina, Brigata ebraica, Europa Radicale - manifestano il loro sostegno a una popolazione che da tempo si sente vicina all'Unione Europea e teme invece l'avvicinarsi di Mosca. (TGR Lombardia)
"La Georgia europea sta vincendo le elezioni con il 5… (la Repubblica)
Mostrano risultati contrastanti gli exit poll diffusi in Georgia subito dopo la chiusura dei seggi alle 20 locali. Le elezioni parlamentari per le quali si è votato oggi sono ritenute cruciali per il futuro del Paese nell’Ue. (LAPRESSE)