Ue, nessuna intesa sulle nomine tra von der Leyen e i leader della maggioranza

Ue, nessuna intesa sulle nomine tra von der Leyen e i leader della maggioranza
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la Repubblica INTERNO

L'incontro tra Ursula von der Leyen e i capigruppo di Ppe, Socialisti e Renew sulle nomine Ue è terminato in un nulla di fatto. "Non c'è stato accordo", hanno spiegato fonti parlamentari. "Tutti i canali di comunicazione restano aperti", hanno aggiunto fonti socialiste. Sulla questione il presidente del Pse, Stefan Lofven commenta: "Questo momento definirà i prossimi cinque anni del progetto europeo. (la Repubblica)

Ne parlano anche altri giornali

“Si voti per cinque vicepresidenti esecutivi e non sei, escludendo Raffaele Fitto, rappresentante di Ecr che non fa parte della maggioranza Ursula”. Ursula von der Leyen deve “riequilibrare la sua commissione, togliendo a Ecr e dando ai sociali… (L'HuffPost)

I nodi sono essenzialmente due: Raffa… Giorni utili per tentare di ricucire uno strappo piuttosto ampio. (la Repubblica)

Si complica, e forse non poco, la partita per le nomine dei sei vicepresidenti della Commissione Ue. (RaiNews)

Bruxelles, i socialisti chiudono la porta a Fitto: «Non lo voteremo»

Cominciato come un gioco delle parti, evolutosi nelle ultime ore adesso tiene prigioniero il completamento della squadra del bis di Ursula von der Leyen alla testa della Commissione europea. Non che abbia mai smesso di arrovellarsi sugli incastri politici, ma i mal di pancia di queste ore riportano a galla i tre profili - sui sette ancora in ballo - da cui passa inevitabilmente la risoluzione dello stallo. (ilmessaggero.it)

Lo stop del Ppe a Ribera innesca la crisi. Bruxelles: "Ministra spagnola ha la fiducia di von der Leyen" (LAPRESSE)

La nomina della seconda Commissione Europea di Ursula von der Leyen si va complicando sempre di più. Le audizioni dei sei vicepresidenti esecutivi in pectore, che avrebbero dovuto chiudere l’esame da parte del Parlamento Europeo, hanno prodotto a Bruxelles uno stallo nervosissimo, provocato dai veti incrociati all’interno della maggioranza, tra Popolari e Socialisti. (La Gazzetta del Mezzogiorno)