La corsa all’acqua. Rischi di guerra nel Corno d’Africa

Due scadenze di importanza geopolitica e umanitaria cruciale, una molto vicina, l’altra soltanto un po’ meno: il 17 settembre, la prima, e il 2025 la seconda. Entrambe potrebbero rappresentare il limite temporale entro il quale scongiurare l’ennesima guerra nel Corno d’Africa. Una guerra non più limitata a istanze etniche-indipendentiste e a odi tribali ma questa volta estesa a una parte significativa del continente africano e della penisola arabica (Avanti Online)

La notizia riportata su altre testate

L’intervento del premier etiope avviene al culmine di una crisi che ha raggiunto i livelli di guardia e che vede l’Etiopia e l’Egitto confrontarsi non solo per la questione della diga Rinascimento (Grand Ethiopian Renaissance Dam) sul Nilo Azzurro il cui riempimento preoccupa enormemente Il Cairo, ma anche sul Somaliland. (Ares Osservatorio Difesa)

C'è una foto che sottolinea probabilmente l'inizio delle nuove gravi tensioni nel Corno d'Africa. Quest'ultimo è il presidente di una Somalia mai (Inside Over)

L’Egitto stringe le intese militari con la Somalia guardando all’Etiopia In una conferenza stampa il presidente somalo ha definito il patto “storico”, una testimonianza di un futuro di difesa comune contro il terrorismo internazionale che la Somalia sta combattendo. (Analisi Difesa)

L’esercito etiope avrebbe preso o intensificato il controllo di alcuni aeroporti nella regione somala di Ghedo, sul confine fra i due Stati, con l’obiettivo di osteggiare il trasporto aereo dei militari egiziani dopo la scadenza della missione Atmis: la forza di peacekeeping sotto il cappello dell’Unione africana, schierata nel 2022 per arginare i miliziani di al-Shabaab e destinata all’uscita di scena entro la fine del 2024. (Il Sole 24 ORE)

La mossa sarebbe una risposta alla decisione del governo federale somalo di schierare truppe egiziane nelle aree al confine con l’Etiopia. Le forze etiopi avrebbero preso il controllo di diversi aeroporti chiave nella regione somala di Gedo (Somalia), tra cui Luuq, Dolow e Bardhere. (Rivista Africa)