Trump, i sondaggi: crolla approvazione su lavoro, bocciato anche sull'Ucraina. E il tycoon non esclude la rec
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Il tasso di gradimento di Trump si è mosso a malapena dal mese scorso, ma il tasso di approvazione sul suo lavoro complessivo ha subito un crollo di 8 punti da febbraio, in gran parte a causa del calo dell'approvazione repubblicana dall'86% del mese scorso al 78% di questo mese. Il suo tasso di approvazione è sceso anche nei sobborghi del sud, dal 58% il mese scorso al 46% di oggi. Èquanto emerge da un sondaggio di Siena College. (ilmessaggero.it)
Se ne è parlato anche su altri media
Così il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha aperto il suo primo discorso davanti a una sessione congiunta del Congresso statunitense dall’inizio del suo secondo mandato. «L’America è tornata». (Milano Finanza)
Un intervento inconsueto: è raro che i presidenti arringhino il Congresso senza un tema specifico, né si trattava del periodico discorso sullo stato dell’Unione imposto dalla Costituzione ma che nessuno tiene all’inizio del mandato. (Il Sole 24 ORE)
«America is back», ha detto Donald Trump, parlando alla Camera e al Senato in sessione congiunta dopo 43 giorni dall’inizio del suo secondo mandato: l’America è tornata, la stessa frase usata da Joe Biden per rassicurare gli alleati quando sconfisse l’attuale presidente nel 2020. (Corriere della Sera)
«L'America è tornata». «Il sogno americano è inarrestabile», assicura nell'intervento durato un'ora e 40 minuti, il più lungo di sempre tenuto da un presidente degli Stati Uniti a una sessione congiunta di Capitol Hill (batte il record di Bill Clinton del 2000). (il Giornale)
Negli Stati Uniti, ogni giornale, ogni rete televisiva ha aperto ogni giorno con lui.Dal suo discorso al Congresso ai rapporti con l’Ucraina, dalle tensioni commerciali alle sconfitte in tribunale, le sue dichiarazioni e azioni hanno scatenato reazioni forti e analisi critiche. (CremonaOggi)
Minaccia, decide, sospende, ripristina i super dazi verso tutti: Europa, Canada, Messico e Cina. Non fa distinzione tra paesi alleati e paesi avversari. Anzi. Usa toni durissimi e offensivi proprio verso le nazioni amiche democratiche. (Avanti Online)