Manovra, sì della Camera
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Anche quest'anno, l'esame della legge di bilancio è stato caratterizzato da un caos che ha visto i parlamentari contare sempre meno. La legge di bilancio, insieme ai decreti legge che scadono dopo 60 giorni, è l'unico provvedimento con una data certa di approvazione, il 31 dicembre, altrimenti scatterebbe l'esercizio provvisorio, che, paradossalmente, porterebbe risparmi. La Camera ha approvato la terza legge di bilancio del governo Meloni con 204 voti favorevoli e 110 contrari. Il ministro Giancarlo Giorgetti ha dichiarato che, nonostante i dettagli, il cuore della manovra c'è e il bilancio pure, sottolineando come l'Italia torni a essere rispettata come seria e responsabile.
Il passaggio in Senato, previsto per un rapido esame formale in commissione Bilancio, dovrebbe avvenire subito dopo Natale, con il via libera definitivo in Aula a Palazzo Madama. La maratona d'Aula per chiudere la legge di bilancio alla Camera ha visto il governo incassare la fiducia con 211 sì e 117 no, per poi passare all'esame di quasi 250 ordini del giorno e, in serata, al voto finale in diretta tv. La Camera archivia il 2024 con un provvedimento complesso, che ha avuto un percorso tortuoso, benché in gran parte obbligato dai vincoli di bilancio.
Il governo ha incassato la fiducia, con la manovra che tocca temi come fisco e previdenza, mentre il calo dello spread aiuta il debito. Le ultime scintille in Aula hanno visto scontri tra maggioranza e opposizione, ma anche all'interno della stessa maggioranza, con molti deputati di Forza Italia che hanno votato per mantenere le multe ai no vax e la Lega che si è mostrata contraria alla norma anti-Renzi. A sera inoltrata, dopo la fiducia della mattina, la legge di Bilancio per il 2025 da 30 miliardi ha ottenuto il via libera finale della Camera. Soddisfatti la premier Giorgia Meloni e il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ora manca solo l'ultimo semaforo verde del Senato perché la manovra diventi legge.