Waseem Abu Sal e i suoi guantoni, dalla Cisgiordania a Parigi

Waseem Abu Sal e i suoi guantoni, dalla Cisgiordania a Parigi
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il manifesto SPORT

I ventilatori appesi alle pareti fanno un gran rumore e spostano un’aria umida, frammista al sudore e all’odore dei pugili che si alternano sul ring, una luce bianca disegna il quadrato, tutt’intorno altri pugili si allenano. Waseem è velocissimo, si muove con eleganza, leggero, colpisce e schiva. Ma appare svogliato. Nader, occhi verdi, con un grande ritratto di Arafat tatuato sul braccio destro che appoggia alle corde, dall’angolo lo richiama ma il giovane pugile sembra non ascoltare i consigli del suo allenatore, che comincia ad incalzarlo. (il manifesto)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Le indagini condotte dagli investigatori di Savona con il supporto della Polizia Postale di Genova, coordinate dalla Procura della Repubblica di Savona, hanno avuto l’obiettivo di contrastare il sempre più diffuso e insidioso fenomeno delle cosiddette “Truffe romantiche”, reati contro il patrimonio commessi sfruttando le debolezze e le vulnerabilità di persone fragili, individuate sulle piattaforme social. (Il Giornale d'Italia)

"Il Comitato Olimpico Israeliano ha perso il diritto morale, sportivo, umanitario e legale di partecipare, incoraggiando e, per alcuni di loro, partecipando alla guerra, al genocidio e alla pulizia etnica in corso a Gaza". (Diretta)

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La Palestina alle Olimpiadi. In gara per la pace

“Questa camicia rappresenta l’immagine attuale della Palestina”, ha spiegato, aggiungendo di aver scelto di indossarla per denunciare che ”i bambini che vengono martirizzati e muoiono sotto le macerie, i bambini i cui genitori vengono martirizzati sono lasciati soli senza cibo né acqua”. (Il Faro online)

Durante la cerimonia di apertura delle Olimpiadi 2024 di Parigi il pugile Waseem Abu Sal, portabandiera della Palestina insieme alla collega nuotatrice Valerie Tarzi, ha indossato una camicia bianca sulla quale erano raffigurati dei bambini che giocano sotto le bombe. (Open)

Provengono dalla Palestina, ma anche dalla diaspora. Quasi tutti sono stati invitati dal Cio. Partecipare alle qualificazioni era utopia. Difficile anche uscire dal Paese. Da Gaza impossibile. (articolo21)