Anestetico e farmaci vasocostrittori: sospetta overdose per Margaret Spada

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Tra le ipotesi prese in considerazione dall'equipe medico legale nominata dalla Procura di Roma, che venerdì scorso ha effettuato l'autopsia sul corpo di Margaret Spada, c'è quella di una dose eccessiva di anestetico e di un farmaco vaso costrittore. Questi avrebbero dovuto contenere il sanguinamento durante l'intervento di rinoplastica al quale la giovane si era sottoposta. Margaret Spada, 22enne originaria di Lentini in provincia di Siracusa, è morta il 7 novembre, tre giorni dopo la somministrazione di una dose di anestetico locale, praticata prima di sottoporsi all'intervento in un ambulatorio non autorizzato a praticare operazioni, situato in via Cesare Pavese nel quartiere romano dell'Eur.

Secondo la relazione della Asl sul percorso clinico-assistenziale di Margaret, la giovane non fu rianimata subito e neanche in modo corretto. La chiamata al 118, infatti, fu effettuata in ritardo. Inoltre, nessuno le disse di non mangiare prima dell'intervento, un dettaglio che potrebbe aver complicato ulteriormente la situazione. L'edema cerebrale e l'esame neurologico, come si legge nella relazione, erano incompatibili con una corretta e pronta rianimazione cardiopolmonare prima dell'intervento del 118.

La relazione della Asl evidenzia che Margaret non fu subito rianimata, un punto centrale nell'analisi del percorso clinico-assistenziale seguito. La manovra che forse poteva salvarle la vita non fu eseguita correttamente e tempestivamente. I medici che hanno scritto la relazione ripercorrono i giorni di agonia della ragazza, dal 4 al 7 novembre, nella Terapia intensiva dell'ospedale Sant'Eugenio, giorni in cui le sue condizioni, già disperate, peggiorarono progressivamente.

Margaret Spada è deceduta dopo un intervento di rinoplastica senza osteotomia nello studio medico di Marco e Marco Antonio Procopio, indagati per omicidio colposo