Morto Philippe Daverio, famosissimo storico d'arte ed ex assessore del comune di Milano
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Opinionista per "Panorama", "Liberal", "Vogue", "Gente", consulente per la casa editrice Skira, Philippe Daverio si è sempre definito uno storico dell'arte.
Philipe Daverio, storico d'arte ed ex assessore. Nato in Francia, a Mulhouse il 17 ottobre del '49, si era trasferito in Lombardia da giovane e aveva studiato economia e commercio alla Bocconi.
Morto Daverio, un uomo libero. "Con Philippe Daverio scompare uno dei grandi protagonisti della vita culturale di Milano degli ultimi decenni - l'addio del sindaco meneghino, Beppe Sala -. (MilanoToday.it)
Ne parlano anche altri giornali
"Intellettuale di straordinaria umanità - così il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini - un capace divulgatore della cultura, uno storico dell'arte sensibile e raffinato. (La voce di Rovigo)
Nonostante abbia ricoperto vari incarichi nella sua vita, tra cui quello di assessore alla Cultura del comune di Milano, Daverio si è sempre definito in primo luogo uno storico dell’arte. Si è spento nella notte all’età di 70 anni, lo storico dell’arte Philippe Daverio (Inews24)
Milano, 2 set – È morto Philippe Daverio, storico dell’arte e divulgatore culturale, volto noto della tv. La notizia della scomparsa di Daverio è “molto dolorosa – sottolinea Sgarbi – è morto il solo storico dell’arte libero degli ultimi anni, dico il solo se fossi morto anche io“. (Il Primato Nazionale)
Sono rimasti celebri gli interventi di Daverio a proposito della salvaguardia della cultura partenopea e in difesa della storia napoletana. Philippe Daverio è morto, sono rimaste celebri le sue frasi sulla città di Napoli e si disse persino simpatizzante Borbonico un po' di tempo fa. (AreaNapoli.it)
Mentre alla morte di Calvesi, di Celant, di Bonito Oliva, no Bonito Oliva è ancora vivo, è stata questione di attenzione per poco più di mille persone, in queste ore sono centinaia di migliaia le persone che ricordano Daverio”. (Il Fatto Quotidiano)
È stato poi assessore alla Cultura a Milano nonché opinionista per Panorama, Vogue e Gente. Noto il suo volto in Tv come inviato speciale della trasmissione Art'è su Rai 3, poi è stato conduttore e autore del noto programma "Passepartout". (TriestePrima)