Ucraina, da Parigi luce verde a uso missili per “autodifesa”

Ucraina, da Parigi luce verde a uso missili per “autodifesa”
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Agenzia askanews ESTERI

Milano, 24 nov. – Prima gli Usa e la Gran Bretagna, e ora anche la Francia segnala a Kiev il permesso di utilizzare armi a lungo raggio contro obiettivi in territorio russo “per autodifesa”.A parlare è stato il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot: per lui l’Ucraina potrebbe anche lanciare contro la Russia i missili forniti da Parigi “nella logica dell’autodifesa”. In un’intervista pubblicata in anticipo dall’emittente britannica BBC, il capo della diplomazia francese non ha precisato se ciò sia effettivamente già accadut. (Agenzia askanews)

Su altre fonti

Vientiane, 20 nov. -Il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin ha difeso la decisione dell'amministrazione Biden di fornire all'Ucraina mine antiuomo per difendersi dall'invasione russa, definendo la mossa una "buona idea". (Il Sole 24 ORE)

Finora nella guerra Russo-Ucraina ne sono stati uccisi, di civili, un numero altissimo, sicuramente oltre mille, forse molti di più. (Nicola Porro)

– Nuova escalation nel conflitto ucraino dopo il lancio, per la prima volta dall’inizio dell’“operazione speciale” di Mosca, di un missile balistico intercontinentale su Dnipro. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Biden e Putin, quei segnali che portano al baratro

Il 23 novembre, precisa il ministero della Difesa russo, gli ucraini hanno lanciato un attacco con cinque missili su una postazione della difesa missilistica antiaerea S-400 nell'area di Lotarevka, 37 chilometri a nord-ovest della città capoluogo Kursk. (Corriere del Ticino)

Solo nel pomeriggio l’allarme è rientrato con il chiarimento dell’intelligence militare del Gur: la Russia sta portando avanti anche una guerra psicologica con la diffusione sui social e sui media online di notizie false. (Il Dubbio)

E così, a furia di spostare in avanti le cosiddette «linee rosse», continuando a ripeterci che non sarebbe successo nulla, siamo arrivati sul ciglio del burrone. (L'Eco di Bergamo)