Ex Ilva, via libera all’accordo sulla cigs per 4.050 lavoratori

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Ponte sullo Stretto Messina

Il via libera è arrivato nella notte. Dopo una trattativa andata avanti per più 14 ore, Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria e sindacati hanno sottoscritto l’accordo per un nuovo periodo di cig all’ex Ilva. Gli ammortizzatori sociali accompagneranno la fase di ripartenza, che culminerà nella piena operatività di tre altoforni nello stabilimento di Taranto, entro marzo 2026. Le rappresentanze dei lavoratori portano a casa una riduzione del numero di addetti, su poco meno di 10mila complessivi, da collocare in cig e maggiori garanzie salariali e occupazionali. (la Repubblica)

Ne parlano anche altri giornali

Dodici anni fa all’Ilva di Taranto, proprio il 26 luglio, il sequestro degli impianti da parte della Magistratura per i reati ambientali e l’arresto dei Riva, allora proprietari e amministratori della fabbrica, e i loro dirigenti. (Il Sole 24 ORE)

L’USB esprime “soddisfazione per aver raggiunto, insieme alle altre organizzazioni sindacali, l’accordo sulla cassa integrazione di Acciaierie D’Italia, un passo cruciale per la realizzazione del ‘Piano di Ripartenza’. (StatoQuotidiano.it)

ROMA (ITALPRESS) – E’ stato raggiunto nella notte, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, l’accordo sulla cassa integrazione straordinaria per i lavoratori dell’Ex Ilva al termine di un lungo incontro fra tutte le parti coinvolte nella vertenza. (La Nuova Sardegna)

Accordo sulla cassa integrazione per l’ex Ilva: più di 4.000 lavoratori coinvolti

Per la precisione, 3.500 nel sito siderurgico pugliese, 175 a Novi Ligure, 20 a Racconigi e il resto a Genova. Dopo una maratona di trattative durata oltre 14 ore, le parti sociali hanno raggiunto un'intesa sulla cassa integrazione straordinaria per i lavoratori ex Ilva. (NoviOnline)

Infatti, saranno in 4.050 a ricevere il sussidio, e non 5.200. Numeri ridotti rispetto all’iniziale richiesta dei sindacati. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Accordo raggiunto tra sindacati e dirigenza per la cassa integrazione degli operai di Acciaierie d'Italia, l'ex Ilva. Buona parte delle maestranze coinvolte lavorano a Taranto, dove ha sede l'acciaieria più grande d'Europa, da anni in crisi e ad oggi in cerca di nuovi investitori per il rilancio. (QuiFinanza)