COP29, accordo sulla riduzione del carbonio ma restano nodi da sciogliere
Baku Stadium Per 12 giorni il villaggio olimpico della capitale azera è destinato ad essere teatro di serrati confronti tra le forze politiche, economiche e sociali che, in modo sempre più febbrile, animano la globalizzazione ancora immatura di inizio millennio. Con o senza i propri leader, le nazioni di tutto il pianeta sono qui a Baku per parlare della più grave crisi di sempre, ed è difficile immaginare una “cartina al tornasole” più affidabile per verificare le posizioni dei diversi governi. (Vatican News - Italiano)
Se ne è parlato anche su altri media
“La finanza climatica non è beneficenza, è un investimento. Agire per il clima non è facoltativo, è un imperativo”. È un passaggio del messaggio che il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha rivolto alla sessione dei leader politici mondiali dedicata all’azione per il clima alla Cop29, il vertice mondiale sui cambiamenti climatici, a Baku in Azerbaigian. (LAPRESSE)
Il professor Andrea Rinaldo, vincitore dello Stockholm Water Prize 2023, parla dell’emergenza climatica in rapporto all’acqua: c’è un accordo globale, ma “il Nord del mondo non è credibile presso il Sud” dopo lo spreco di troppe risorse (Vatican News - Italiano)
Al via a Baku la conferenza annuale dell'Onu sul clima. Sul tavolo l’aggiornamento del fondo per gli aiuti ai Paesi vulnerabili e il monito del segretario generale Antonio Guterres: "Coloro che cercano disperatamente di ritardare l'inevitabile fine dei combustibili fossili perderanno". (Sky Tg24 )
, partecipa alla COP29, la conferenza delle Nazioni Unite, in programma fino a venerdì 22 novembre a Baku, in Azerbaijan. (LA NAZIONE)
Lo ha annunciato il presidente della Cop29 di Baku, Mukhtar Babayev, dopo la firma alla conferenza dell'accordo per la piena operatività del fondo, istituito nel 2022 alla Cop27 di Sharm el-Sheikh. «Questo vorrà dire ricostruire le case distrutte, risistemare le persone sfollate», ha aggiunto Babayev. (Corriere del Ticino)
Ogni anno, la COP dovrebbe rappresentare il momento clou per le decisioni sul cambiamento climatico, una riunione tra i Governi del mondo per definire piani ambiziosi a favore del clima. Tuttavia, la presenza crescente di grandi inquinatori e delle lobby fossili tra i partecipanti rischia di minare profondamente la credibilità e l’efficacia di questi eventi. (il manifesto)