La Capria (ri)scoperto è la dura legge del marketing

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo

Ma La Capria ha avuto sempre un rapporto difficile con i lettori, dopo l’unico, grande successo di «Ferito a morte».

Ma perché il lettore italiano ha abbandonato Raffaele La Capria?

Diciamoci la verità: La Capria è stato uno scrittore più citato che letto.

Ma intanto, che cosa stava succedendo al lettore italiano?

Se la prendeva, La Capria, con il lettore italiano.

(ilmattino.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il sindaco Gualtieri era passato a casa per le condoglianze. Ci aspettavamo un trattamento diverso per il vate (Repubblica Roma)

Ma una traccia ci sarebbe, è una figura dipinta da Piero in Arezzo, Ilaria viene da lì" Un clima che da Roma o da Napoli ricreavano ad Arezzo, sullo sfondo dei prati e dei vigneti della dimora di famiglia. (LA NAZIONE)

Ci sono delle “scuole” – di teologia, di lingue, di studi crociani, di studi filosofici – ma la vita intellettuale è un’altra cosa Oggi Repubblica Napoli pubblica un bellissimo scritto di Domenico De Masi di cui riportiamo due estratti. (IlNapolista)

E oggi ci tocca leggere che è stato cantore di Napoli. C’è qualcosa che lega Massimo De Luca (il protagonista di “Ferito a morte”) a Lorenzo Insigne? “Ferito a morte”. (IlNapolista)

Per il forte legame con l'Isola, lo scrittore verrà sepolto, "per sua volontà, sull'isola di Capri". Riposerà, fa sapere la famiglia, "nel Cimitero degli artisti, accanto alla moglie Ilaria Occhini". (Il Vescovado Costa di Amalfi)

Ha sequestrato il mare per i bagnanti perché privatizzato, così anche il mare è stato da quella classe digerito e non diretto in una dimensione di fruibilità pubblica. Una città di mare senza mare, insomma (Fanpage.it)