Mafia nigeriana a Torino, emesse 43 misure cautelari
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Una delle peculiarità dell'articolazione torinese dell'associazione era rappresentata dal ruolo delle donne, affiliate mediante rapporti sessuali di gruppo con l'appellativo di “Queen” o “Belle”.
L'organizzazione criminale era particolarmente violenta ed era solita punire le “trasgressioni” con una speciale arma da taglio, una sorta di machete, detto Manga e Maga.
Controllava e gestiva in diverse zone di Torino il commercio su strada di sostanze stupefacenti, nonché lo sfruttamento della prostituzione di donne nigeriane, il “cult” (come viene denominato un gruppo criminale) Valhalla Marine smantellato dalla polizia, che ha eseguito 43 provvedimenti della Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Torino. (La Stampa)
Se ne è parlato anche su altri giornali
In manette anche Peter Shellu ed Emiowele Endurance, altri due luogotenenti padovani e Akibege Favour detto «Popori» gravitante nella zona di Vicenza. Il «capo mandamento» per Padova, Vicenza e Venezia si chiama Emmanuel Okenwa, detto «Boogie», dj di musica afro beat. (Corriere della Sera)
La violenza rappresenta lo strumento di comunicazione privilegiato per affermare la forza dell’organizzazione sul territorio e creare lo stato di soggezione necessario per accrescere il proprio potere. (CasertaNews)
Un sodalizio di stampo mafioso presente in numerose città italiane, su cui da tempo indagavano le Direzioni Distrettuali Antimafia delle Procure della Repubblica di Torino e di Bologna. L'organizzazione era articolata in varie cellule locali, dette "Deck" ed era specializzata nello spaccio di sostanze stupefacenti e nello sfruttamento della prostituzione. (L'Unione Sarda.it)
Il prof. Meluzzi riportò i dati sulla delinquenza in Italia riferita agli stranieri: “Sono un pericolo enorme e non ci deve essere negazionismo e nessun velo di omertà”. Il commento del prof. Meluzzi: “è triste dire che lo avevamo detto ma rivendico, insieme colonnello dei Cc Fabio Federici, che avevamo già denunciato e scritto nei nostri saggi criminologici gli orrori ed pericoli della mafia nigeriana, magari stupidamente accusati di razzismo!”. (Imola Oggi)
Uno di loro è appunto "Popori", questo il nome con cui era conosciuto, residente nel capoluogo berico assieme alla famiglia. Per l'SKdi Vicenza vorrà dire probabilmente molti anni di carcere, ma forse anche la scappatoia da una fine peggiore. (VicenzaToday)
“Grazie oggi alla magistratura – chiude – ed alle forze dell’ordine e lasciamo che ognuno percepisca quello che gli fa più comodo”. Altri tentativi li fece “contattando al telefono la Dia di Bologna e incontrando il ministro Minniti”. (Estense.com)