Dove è stato girato il Gattopardo? Tutte le location in Sicilia e gli indirizzi per partire
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Questo articolo sul Gattopardo è uscito sul numero 10 di Vanity Fair in edicola fino al 4 marzo 2025. L’autore del romanzo Giuseppe Tomasi di Lampedusa, genio delle location, aveva inventato il nome del suo protagonista per confondere le acque, e le isole. E ci è riuscito benissimo: anche Donnafugata come sappiamo è un paese immaginario. Ma non per questo non esiste. Quell’atmosfera si può ritrovare, non sempre però dove credevamo che fosse. (Vanity Fair Italia)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Tralasciando il fatto che siamo perfettamente d'accordo con Francesco , che ci ha giustamente detto che i classici sono classici proprio perché non sono intoccabili e possono essere letti e reinterpretati in base allo spirito del tempo, è interessante il dissing interno scaturito tra Netflix e l'account Instagram di RaiPlay, che ha pensato bene di sottolineare in un post che Il Gattopardo «originale» è solo da loro. (Vanity Fair Italia)
La famosa battuta dell'attrice: “Dopo essere stata innamorata di te, sposare uno come lui sarebbe come bere dell’acqua dopo aver gustato del Marsala”, è una di quelle frasi che restano impresse nella mente, simbolo di un amore impossibile che ha travolto generazioni di spettatori. (MOW)
Il Gattopardo è su Netflix dallo scorso 5 marzo come adattamento seriale dell'iconico romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. (Today.it)
Da Palazzo Comitini a Palermo a Palazzo Biscari a Catania, fino all’incantevole Ortigia a Siracusa. (Panorama)
Ecco i set più belli della serie “Il Gattopardo”, girata nel 2023 e tratta dall’omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Tra i protagonisti Kim Rossi Stuart, Benedetta Porcaroli, Deva Cassel e Saul Nanni (DOVE Viaggi)
Senza infierire, ma facciamoli questi paragoni, perché no? Il ricco «Gattopardo» su Netflix e in tutto il mondo, dell’inglese Tom Shankland, regista di 4 episodi su 6, combatte con tutte le sue forze «contro» il capolavoro del ‘63 di Luchino Visconti, di Tosi, Rotunno, Rota, Verdi, e di Goffredo Lombardo che ci investì oltre 3 miliardi, vinse la Palma d’oro a Cannes, commosse Scorsese che se ne ricordò nell’«Età dell’innocenza». (Corriere della Sera)