Il Gattopardo, interviste al cast: Deva Cassel, Benedetta Porcaroli, Saul Nanni, Kim Rossi Stuart

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Come si lavora su un set maestoso e importante come quello de Il Gattopardo? Quali sono i tratti più e meno amati di Concetta, Tancredi, Angelica e il Principe di Salina? Ai microfoni di Ciak ci risponde il cast della serie Netflix Sul red carpet della première romana de Il Gattopardo, il nostro incontro con il cast: Deva Cassel, Benedetta Porcaroli, Saul Nanni, Kim Rossi Stuart, Paolo Calabresi e Francesco Di Leva (Ciak Magazine)

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/15 Lucia Iuorio/Netflix Benedetta Porcaroli è un'attrice italiana nata l'11 giugno 1998 a Roma. Ha ottenuto successo grazie a ruoli di spicco in film e serie televisive, ricevendo prestigiose candidature e riconoscimenti. (Sky Tg24 )

«Bellissimo, non riesco a smettere di guardarla», «Un colossal», «La fotografia è incredibile e sontuosa». (leggo.it)

Senza infierire, ma facciamoli questi paragoni, perché no? Il ricco «Gattopardo» su Netflix e in tutto il mondo, dell’inglese Tom Shankland, regista di 4 episodi su 6, combatte con tutte le sue forze «contro» il capolavoro del ‘63 di Luchino Visconti, di Tosi, Rotunno, Rota, Verdi, e di Goffredo Lombardo che ci investì oltre 3 miliardi, vinse la Palma d’oro a Cannes, commosse Scorsese che se ne ricordò nell’«Età dell’innocenza». (Corriere della Sera)

Netflix riporta sullo schermo una delle storie più affascinanti della letteratura italiana con la nuova serie Il Gattopardo e un cast di attori straordinario. (Io Donna)

Che l’uscita della nuova serie adattamento de Il Gattopardo avrebbe scatenato polemiche e puntualizzazioni da parte degli amanti dell’originale romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa era ampiamente prevedibile, che anche la Rai si tuffasse nella “caciara” invece è una sorpresa delle ultime ore. (Best Movie)

Da quando Netflix ha annunciato che avrebbe realizzato una miniserie tratta dal romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, un po' tutti si sono interrogati sul fatto che fosse opportuno o meno rimettere mano a una storia già mirabilmente trasposta sul grande schermo da Luchino Visconti nel 1963. (Vanity Fair Italia)