Dati contrastanti per la salute nelle Marche: analisi dal III rapporto civico presentato al Ministero
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Facebook WhatsApp Twitter L’analisi condotta da Cittadinanzattiva sulla salute nelle Marche, emersa dal III Rapporto civico, sottolinea risultati variabili che meritano attenzione. Il report, presentato presso il Ministero della Salute, offre uno spaccato realistico sulle criticità e sui progressi che caratterizzano il sistema sanitario regionale. Le Marche si trovano a fare i conti con problematiche riguardanti i tempi di attesa per l’area oncologica, mentre si registrano segnali di miglioramento in altri ambiti, come la copertura vaccinale e i progetti di screening neonatale. (Gaeta.it)
La notizia riportata su altri media
In generale la situazione è positiva in quanto per tutte le altre visite monitorate su prescrizione del ministero della Salute i tempi sono rispettati mantenendo una media vicina al 90 per cento nelle diverse classi di priorità. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Il dramma della rinuncia alle cure si amplifica sempre di più. (L'Unione Sarda.it)
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, il 25% degli ultra 65enni in Italia rinuncia alle cure per le lunghe liste di attesa, per i costi delle prestazioni e per difficoltà logistiche. A questo aggiungiamo la carenza cronica di personale sanitario: nel 2026 oltre 11.400 medici di famiglia in meno e le nuove leve non basteranno a rimpiazzarle. (Il Fatto Quotidiano)
Il dato emerge dall'ultima ricerca di Passi d'Argento, il gruppo di studio messo in campo dall'Istituto Superiore della Sanità. E tra coloro che invece riescono a sottoporsi a esami e diagnosi cresce la domanda rivolta alla sanità privata. (quotidianodipuglia.it)
MUGELLO – Un anno di tempo per ottenere una visita specialistica. Questa la denuncia di un nostro lettore che oggi, mercoledì 30 ottobre 2024 ha prenotato un’ecografia addome completo, con urgenza a sessanta giorni dalla richiesta del medico, per il prossimo 29 ottobre. (Il Filo del Mugello)
Una di queste riguarda la capacità di garantire tempi di accesso adeguati alla classe di priorità. È il dato più alto tra le regioni del nord Italia. (Cuneodice.it)