L’Italia si ribella alla violenza. In migliaia in piazza a Firenze: "Diamo voce al cambiamento"
E Rossella Conte Un’onda sonora colorata. Piazza della Signoria a Firenze, per il 25 novembre, non era solo rossa, come la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne chiederebbe da manuale. O nera, colore del lutto per le vittime di femminicidio. Alle ferite, alle bocche cucite o messe a tacere, si oppongono centinaia di voci contro la violenza, di fiori, di occhi, di segni rossi sul volto, segno che qualcosa di diverso c’è davvero. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Su altre testate
Nella giornata internazionale per l’eliminazione di un tale cancro, almeno su questo l’unanimità delle forze politiche è data per scontata. Anche perché l’appello di Sergio Mattarella è netto: basta alibi e distinguo - avverte – non si è fatto abbastanza per debellare "questa emergenza", tutti devono rimboccarsi le maniche. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Dimiccoli, un corso per informare... Si è svolto a Barletta, con organizzazione a cura dell'ASL BT, presso la sala conferenze ubicata nel Polo Universitario CdL Infermieristica dell'ospedale Mons. (Virgilio)
Immagini messe a disposizione con licenza Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne (Ministero della Difesa)
Nella giornata di ieri 25 Novembre in occasione della giornata internazionale per l' eliminazione della violenza contro le donne , la Confederazione Nazionale Esercenti , ha organizzato presso le principali piazze italiane una campagna di informazione e (Adnkronos)
Hnia Harrati racconta la sua storia di bambina scappata con la famiglia da un padre padrone, e diventata una stilista che ora aiuta persone con esperienze simili alla sua. Rita Querzè spiega perché, nell’Italia in cui solo una donna su due lavora, senza autonomia economica l’emancipazione femminile diventa impossibile (Corriere della Sera)
CUORGNE’. Le Portinerie di comunità con il Centro provinciale per l’istruzione degli adulti Adriano Olivetti di Rivarolo (Cpi4) hanno ideato un appuntamento d’eccezione, quello radiofonico con Maria Andaloro, inventrice del “posto occupato”. (La Sentinella del Canavese)