Un'edicola che chiude è una ferita alla società
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Gentile Direttore Feltri, quando un'edicola chiude tutto diventa più triste. Si fa triste la strada, il quartiere, la città. È una tristezza che si espande come le onde magnetiche e penetra in ogni cuore coinvolgendo tutta quella parte dell'universo che vive di cultura, di sapere, d'amore e di pace. Un'edicola che chiude ti addolora quasi come quando muore un poeta, quando vedi un albero bruciato, un bambino picchiato, un animale maltrattato, una famiglia che si sfascia, un amico che ti inganna, un figlio ingrato, un uomo affamato, un barbone che dorme su un cartone, il cadavere del clandestino che cercava libertà e lavoro in una nuova Patria. (il Giornale)
La notizia riportata su altri giornali
Nulla di drammatico, quindi, se qualcosa del passato viene superato nella modernità, se si aggiornano i linguaggi e gli strumenti. Recuperare le storiche edicole dei giornali non è una operazione nostalgia. (ilmattino.it)
L’idea del progetto Kiosk, già materializzata da novembre 2024 nell’edicola di via Scarlatti, è innovativa e intelligente. Proseguiamo così la campagna di stampa avviata da Il Mattino sulla salvezza delle edicole. (ilmattino.it)
La crisi delle edicole di giornali, che da tempo ha investito l'intero paese, ha toccato negli ultimi anni anche Napoli, segnatamente l'area collinare del Vomero, dove tali strutture avevano,... Napoli . (Virgilio)
“Convocheremo a breve la società che detiene la distribuzione con l’obiettivo di scongiurare la soppressione del servizio dal primo aprile, ma soprattutto garantirlo in futuro”. (Corriere di Rieti)
Leonessa, Accumuli, Antrodoco, Cittareale e Amatrice, dal 1 aprile perderanno il servizio di distribuzione dei giornali. A fare ancora più clamore è il fatto che a essere lasciate senza servizio di informazione cartacea, saranno anche quelle località che sono state vittime del terribile terremoto del 2016. (il Dolomiti)
All’edicola di piazza delle Medaglie d’Oro – una delle 25 giudicate “incompatibili” dal Municipio I in vista del bando Bolkestein – acquista un giornale per sé e le figurine per il figlio. Saremmo tutti un po’ spaesati». (ilmessaggero.it)