Medici, Infermieri e OSS aggrediti. Militarizzare l’ospedale è una soluzione?

Medici, Infermieri, OSS ma anche professionisti sanitari, amministrativi e altri degenti. Le notizie di aggressioni negli ambiti di cura sembrano essere in aumento e non fare sconti a nessuno. Negli ultimi giorni, però, pare che si sia alzata l’asticella. In Alto Adige in pochi giorni si è assistito prima ad un’aggressione in cui un paziente ha usato un coltellino contro un medico, poi ad un uomo che è entrato in ospedale armato di pistola. (AssoCareNews.it)

La notizia riportata su altri giornali

“Questi atti di violenza, non solo mettono a rischio l’incolumità degli operatori sanitari, ma ledono gravemente il nostro sistema sanitario provinciale, fondato sui valori di cura, rispetto e dignità umana. (la VOCE del TRENTINO)

FOGGIA – “L’ondata di aggressioni ai danni del personale sanitario nel Policlinico Riuniti di Foggia non si arresta. Nei giorni scorsi sono avvenuti due nuovi episodi, i quali alimentano la paura e l’angoscia nel personale sanitario e possono indurre ad abbandonare il Servizio sanitario nazionale compromettendo così la qualità e l’universalità dell’assistenza. (StatoQuotidiano.it)

Nonché fa spavento la follia devastatrice che si abbatte quasi ogni giorno su medici e infermieri, aggrediti, persino con incursioni a mano armata, dentro gli ospedali e i Pronto soccorso, da parenti e amici di ricoverati la cui morte o il peggioramento delle loro condizioni vengono imputati al personale sanitario, e subito sottoposti all’inesorabile vendetta degli energumeni accusatori, che arrivano persino a distruggere macchinari e a picchiare il personale. (Gazzetta di Parma)

Quella assurda violenza che esplode sul bus e in ospedale

So dove lavori, ti taglio la gola e Facevo il pugile, stai attento . Sono alcune delle tante aggressioni verbali rivolte dai pazienti agli operatori sanitari nel Pronto soccorso dell'ospedale di Mondovì e nella struttura residenziale psichiatrica di Ceva, in provincia di Cuneo, dove la situazione risulta altrettanto critica sul fronte della sicurezza. (Nurse24)

Il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura a Firenze, interamente dedicato proprio alle aggressioni sanitarie, ha prodotto questi risultati. (LA NAZIONE)

Dietro alle ricorrenti notizie di aggressioni, anche gravi, al personale sanitario in ogni regione d’Italia, c’è una statistica spaventosa: nel mese di agosto non c’è stato un solo giorno in cui un medico o un infermiere, nell’80% dei casi una donna, abbia subito una violenza fisica, nella maggior parte dei casi da un paziente o da un parente di quest’ultimo. (IL MONDO - RIVISTA ITALIANA ILLUSTRATA DI POLITICA, ECONOMIA, CULTURA E SOCIETA')