Allarme violenza: oltre mille donne a Genova nel 2024 hanno chiesto aiuto
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Sono oltre mille le richieste di aiuto che sono arrivate ai centri antiviolenza di Genova nel 2024. E' tempo di bilanci, in occasione del 25 novembre, la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, e i numeri fotografano una dura realtà: la violenza permane, dichiarata o subita in silenzio, nelle case e all'interno delle famiglie e delle coppie. Gli strumenti a disposizione aiutano a far emergere un sommerso che però ancora è troppo presente. (Primocanale)
Ne parlano anche altri giornali
Dal 1 gennaio al 30 settembre 2024, il 1522 ha avuto 48mila contatti, tra telefonate, app e chat, con un +57% rispetto ai primi 9 mesi del 2023 (30.581). (Tiscali Notizie)
Dai dati del Cadmi (Casa di accoglienza delle donne maltrattate di via Pia… (La Repubblica)
Dalle tavole dei dati settimanali relativi all’area salernitana emerge che le chiamate totali al 1522, nei primi sei mesi dell’anno, sono state in tutto 454: 123 da parte di vittime (coloro cioè che hanno subito qualche forma di violenza o stalking, e di cui si dispongono dettagli socio-anagrafici); 331 da parte di cosiddetti «utenti» (persone che chiamano per segnalare un caso terzo o che contattano il numero sotto mentite spoglie). (ilmattino.it)
È quanto risulta all’Istat, secondo cui le richieste arrivate nei 12 mesi dell’ultimo anno "sono state 51.713, in significativo aumento rispetto agli anni precedenti (+143% la variazione rispetto al 2019) – ha spiegato il direttore centrale dell’Istituto di statistica Saverio Gazzelloni in audizione nella commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio –. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Lavorano ogni giorno per far sì che le donne vengano ascoltate, consigliate e accompagnate nel difficile percorso di accettazione e fuoriuscita da una situazione di violenza. (Cosmopolitan)
“La stragrande maggioranza delle donne che si rivolgono a noi è di nazionalità italiana, il 63% - spiega Chiara Panero di Udi - Il restante sono donne di altra nazionalità. (Genova24.it)