Giovane si uccide nella sua cella, tragedia senza fine: nelle carceri italiane quasi dieci suicidi al mese

– In quel momento il suo compagno di cella era impegnato in altre attività. Lui era solo quando ha deciso di morire: ha usato una corda rudimentale e si è impiccato. È stato trovato agonizzante attorno alle 19 di sabato da uno degli agenti impegnati nel controllo del reparto di media sicurezza del carcere di Prato. Il ragazzo, 27 anni, è morto poco dopo l’arrivo in ospedale, chiudendo gli occhi su un orizzonte che lo avrebbe visto scontare la pena (era pluripregiudicato per svariati reati, tra cui furti e rapine) fino al 2032. (LA NAZIONE)

Su altre fonti

Trovato agonizzante dagli agenti di polizia penitenziaria è stato soccorso e trasportato in ospedale, ma è deceduto poco dopo. Un 27enne italiano, detenuto nel carcere della Dogaia, si è suicidato impiccandosi. (tvprato.it)

Un detenuto si suicidato nel carcere di Rebibbia. Trent’anni circa, italiano, è stato rinvenuto impiccato ieri mattina nella sua cella. (Il Fatto Quotidiano)

L’ultimo è avvenuto ieri a Rebibbia dove è stato rinvenuto impiccato nella sua cella un detenuto italiano di trent’anni, originario della Sicilia. Nella stanza era da solo, per tutta la giornata gli altri reclusi anche loro della sezione G 12 si sono rifiutati di rientrare dal passeggio, choccati dall’accaduto e in segno di protesta. (ilmessaggero.it)

Ennesimo suicidio in carcere: detenuto 27enne si impicca a Prato. È il 60esimo caso nel 2024

Numeri con dietro storie di persone che raccontano un’emergenza, e a questa emergenza il governo non sta dando risposte". "Il tema non è solo il sovraffollamento, si tratta di rivoluzionare il concetto di carcere come strumento estremo di pagamento di una pena e portarlo ad essere strumento riabilitativo. (Civonline)

Continua a restare un tema centrale quello delle carceri italiane nelle quali, dall’inizio dell’anno a oggi, si contano sessanta suicidi tra i detenuti e sei tra gli agenti penitenziari. Vittima un giovane di 27 anni, trovato in fin di vita da un agente e morto poco dopo l’arrivo all’ospedale di Prato (leggi). (notiziediprato.it)

“Si tratta del 60esimo suicidio di un detenuto nel corso dell’anno, cui vanno aggiunti 6 appartenenti alla Polizia penitenziaria che si sono tolti la vita. Una carneficina mai vista in precedenza”, si legge in una nota di Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia penitenziaria. (Il Fatto Quotidiano)