Mattarella elogia il territorio e la sua capacità di coesione
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ALESSANDRIA – “Le tragedie lasciano tracce irreversibili nel cuore e nella mente delle persone, nei luoghi. E dopo una catastrofe nulla è più come prima“. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, questo martedì ad Alessandria ha ricordato le vittime dell’alluvione del 1994 che colpì duramente Alessandria e il Piemonte. Trent’anni fa, ha sottolineato il Capo dello Stato, il Piemonte subì l’evento alluvionale più grave dell’intero Novecento (Radio Gold)
Ne parlano anche altri giornali
ALESSANDRIA – La natura “presenta il conto all’incuria dell’uomo”. “Appare poco previdente – scandisce Sergio Mattarella in questo teatro pieno di sindaci col tricolore – evocare, ogni volta, la straordinarietà dei fatti che tendono, invece, prepotentemente a riproporsi per giustificare noncuranza verso un… (la Repubblica)
Il maestro ceramista Danilo Trogu descrive il nuovo monumento da lui creato e inaugurato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella oggi 26 novembre ad Alessandria: racconta poi tutta la sua emozione per aver potuto parlare al Capo dello Stato. (La Stampa)
Il maestro ceramista Danilo Trogu descrive il nuovo monumento da lui creato e inaugurato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella oggi 26 novembre ad Alessandria: racconta poi tutta la sua emozione per aver potuto parlare al Capo dello Stato. (La Stampa)
Anni fa l’alluvione che colpì il Piemonte. A causa di intense precipitazioni, il fiume Tanaro esondò, devastando le province di Cuneo, Asti e Alessandria. I morti furono una settantina. Il ricordo di Emanuele Lombardi, che abita ad Alessandria, sulle sponde del Tanaro. (LAPRESSE)
Mattarella: Su disastri naturali serve la prevenzione con visione di lungo periodo (L'Unione Sarda.it)
Il maestro ceramista Danilo Trogu descrive il nuovo monumento da lui creato e inaugurato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella oggi 26 novembre ad Alessandria: racconta poi tutta la sua emozione per aver potuto parlare al Capo dello Stato. (La Stampa)