Ucraina, Russia contro Macron: "Sue parole come quelle di Hitler e Napoleone"
Articolo Precedente
Articolo Successivo
La Russia attacca il presidente francese Macron, paragonando le dichiarazioni che ha fatto ieri sera alla nazione, a quelle di Adolf Hitler e Napoleone Bonaparte. "A differenza dei suoi predecessori, che hanno cercato di combattere contro la Russia (Napoleone e Hitler), il signor Macron non agisce in modo molto diplomatico", ha affermato in una conferenza stampa il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, spiegando che mentre loro hanno "dichiarato apertamente 'dobbiamo conquistare la Russia, dobbiamo sconfiggere la Russia', lui apparentemente vuole la stessa cosa, ma per qualche ragione dice che è necessario combattere la Russia affinché non sconfigga la Francia, che la Russia rappresenta un pericolo per la Francia e l'Europa". (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Se ne è parlato anche su altri giornali
«La Russia è diventata una minaccia per la Francia e l'Europa, la situazione è questa e Da la belle ville, ieri, Emmanuel Macron ha parlato. (Secolo d'Italia)
Il presidente francese Emmanuel Macron ha aperto un dibattito strategico, per esplorare con i suoi partner europei la possibilità di estendere all'Ue la protezione che deriva del deterrente nucleare francese. (Euronews Italiano)
Metropolis è la nostra striscia di attualità e società che va in streaming tutti i giorni dalle 18 dal lunedì al venerdì con i protagonisti della politica, del giornalismo e della cultura GUARDA TUTTE LE PUNTATE E LE CLIP (la Repubblica)
Lo scontro verbale verificatosi lo scorso 28 febbraio a Washington, all’interno dello Studio Ovale, tra il presidente Zelensky, il presidente Trump e il vicepresidente Vance ha suscitato grande clamore. (Analisi Difesa)
Alla vigilia del Consiglio europeo convocato in riunione straordinaria a Bruxelles, il presidente francese, parlando alla nazione, aveva annunciato che per la prossima settimana avrebbe riunito «a Parigi i capi di Stato maggiore dei Paesi che desiderano assumers… BRUXELLES. (La Stampa)
Il discorso di mercoledì sera dall’Eliseo non è soltanto un’analisi lucida della realtà, ma un grido d’allarme che nessun altro, nei salotti ovattati di Bruxelles o nelle cancellerie del Vecchio continente, ha avuto il coraggio di lanciare così brutalmente. (L'Eco di Bergamo)