Legge anti-aggressioni ai sanitari, arresto in flagranza differita. Il commento di Anaao
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Dott. Pierino Di Silverio – “Finalmente l’arresto in flagranza differita, una delle nostre richieste prioritarie, senza obbligo di denuncia, diventa oggi legge”. Questo il commento del Segretario Nazionale Anaao Assomed, Pierino Di Silverio. “Anche se non servirà da solo a fermare le aggressioni al personale sanitario, rappresenta un ottimo deterrente alla stregua dei presidi delle forze di polizia presso i nosocomi, dei sistemi di video sorveglianza. (insalutenews)
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"Ringrazio il Parlamento italiano per aver approvato la Legge sulla violenza nei confronti degli operatori sanitari che introduce l'arresto in flagranza differita e un'altra serie di... (Virgilio)
La Camera dei deputati ha approvato in via definitiva il Dl con le misure per contrastare la violenza sui professionisti sanitari. Il provvedimento, che ora è legge dello Stato, è passato con 144 voti a favore e 92 astenuti (Sanità24)
La propria casa è il luogo in cui normalmente ognuno di noi non si sente in pericolo. Anche l'ospedale, sebbene tutti sperino di andarci il meno possibile per ovvii motivi, dovrebbe essere un posto in cui sentirsi al sicuro. (MBNews)
È stata approvata in via definitiva la nuova "legge salva-sanitari", un provvedimento volto a contrastare le aggressioni e i danni alle strutture del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Il testo, votato alla Camera con 144 voti a favore e 92 astenuti, introduce nuove misure di sicurezza per proteggere medici, infermieri e altro personale sanitario. (leggo.it)
Così Alessandro Vergallo, presidente nazionale di Aaroi-Emac, il sindacato dei Medici anestesisti rianimatori e dell’emergenza-urgenza, a margine del convegno ‘Il valore sociale del pubblico impiego nel Ssn’ presso la Sala della Regina della Camera dei deputati, commentando i recenti fatti di violenza contro gli operatori sanitari. (Adnkronos)
Questo è il vero problema da risolvere. Se prima non si risolve la problematica legata all'efficienza, all'appropriatezza e alla sicurezza delle prestazioni sanitarie che vengono erogate, per esempio, nei nostri ospedali, ma anche nelle strutture territoriali, non si affronterà mai seriamente il problema di un'utenza esasperata”. (il Fatto Nisseno)