Editoriale - Il mito delle carceri buone. Tra papi, ministri e radicali
DONA ORA Anche oggi si è consumato il rito (ormai diventato mito) delle carceri buone, che dovrebbero rieducare i coscritti e indirizzarli ad una vita di civile convivenza. C’è il solito papa… non ce ne voglia, ma la sua eucaristica solitudine va di pari passo coi ministri in passerella: oggi a Rebibbia/Roma, con lui c’è quello della Giustizia e un ex-ministro oggi presidente Cnel, e poi quell’altro e quell’altro ancora. (Aduc)
Se ne è parlato anche su altri media
Jorge Mario Bergoglio è giunto poco prima delle nove alla casa circondariale di Roma, accolto dal ministro della giustizia Carlo Nordio. (la Repubblica)
(Foto Calvarese/SIR) Martedì 24 dicembre inizia ufficialmente il Giubileo con l’apertura da parte di Papa Francesco della Porta Santa della basilica di San Pietro, seguita appena dopo Natale, precisamente giovedì 26 dicembre alle ore 9, con l’apertura della Porta Santa nella Casa circondariale di Rebibbia (Servizio Informazione Religiosa)
Caro Aldo,questo Santo Natale ha un suo tratto caratteristico, si apre la Porta Santa, inizia il Giubileo della speranza. Invece speranza è una certezza di cui si fa esperienza nel presente, qui sta il punto discriminante, riconoscere che Gesù nascendo si insedia nella realtà e inizia un cammino in cui tutto diventa nuovo. (Corriere della Sera)
La seconda Porta Santa del Giubileo 2025, dopo quella di San Pietro la notte di Natale, la ha voluta aprire in un carcere a simboleggiare il legame strettissimo che lega il Giubileo al mondo penitenziario, immaginando gesti di clemenza verso i detenuti come avveniva anche in antichità. (ilmessaggero.it)
Scolpito più che scultore. Presente assente. (L'HuffPost)
«Abbiamo pregato insieme, ci siamo salutati, ci siamo fatti gli auguri. (Corriere TV)