Scampia, c'è la terza vittima dopo il crollo del ballatoio delle Vele. Gli aiuti agli sfollati

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Il bilancio del crollo di un ballatoio della Vela Celeste di Scampia, a Napoli, si aggrava. C'è, purtroppo, una terza vittima. Si tratta di una donna che dopo l'incidente era stata ricoverata in ospedale in rianimazione, mamma e zia delle prime due persone trovate senza vita dopo il terribile crollo. Ricoverati anche gli altri due figli, che non sanno ancora che la mamma non c'è più. Intanto, dopo l'evacuazione della zona, per paura di possibili cedimenti strutturali, a Napoli, in tutta la Campania e anche nel resto d'Italia è scattata una gara di solidarietà per aiutare i tanti sfollati, tra i quali ci sono anche molti bambini, anche piccolissimi. (La Gazzetta dello Sport)

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È stata ripartita in particolare anche la quota premiale 2024, che è pari a 670,075 milioni di euro e corrisponde allo 0,50% del livello di finanziamento complessivo: 134.015.000.000 di cui 128.302.813.418 come Fabbisogno indistinto. (Secolo d'Italia)

Le Vele di Scampia il giorno dopo il crolloANSA Nelle periferie italiane risiedono, infatti, oltre 23 milioni di cittadini, vivono in aree residenziali nate negli anni del Boom che hanno mantenuto la separazione dai centri cittadini sia fisica che sociale. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Una donna alza la voce mentre tutto attorno è un gran andirivieni di sfollati che cercano di capire quando possono tornare nei propri alloggi. A Scampia la normalità è sempre stata una chimera ma dopo il tragico crollo del ballatoio della Vela Celeste, che ha provocato tre morti, l'obiettivo appare ancora più lontano. (ilmattino.it)

Scampia resta appesa al suo Cuore di Latta

Scampia dovrebbe ripartire da qui: per adesso è morta qui. Non per intero, solo lungo quei ponti di ferro e cemento costruiti per unire corpi di fabbrica altrimenti separati: li chiamano ballatoi, ma nelle intenzioni dei progettisti dovevano essere vicoli interni dove incontrarsi, agorà diffuse e difformi dove il condominio si sarebbe dovuto trasformare in comunità. (Corriere della Sera)

A fornire il quadro della situazione è stato il prefetto di Napoli, Michele di Bari, a margine della presentazione dei dati dell'attività di prevenzione antimafia. (Il Messaggero Veneto)

Il 20 febbraio del 2020 venne avviata la demolizione della Vela Verde, parte del progetto Restart Scampia, che, dopo l’abbattimento di altre tre Vele, si proponeva di realizzare nuovi alloggi popolari, sistemare gli spazi circostanti e potenziare i servizi pubblici della zona. (La Stampa)