Cosenza, 49enne uccisa a colpi di arma da fuoco: ipotesi delitto di 'ndrangheta- Corriere.it
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Di Redazione Online La vittima, Antonella Lopardo, era la moglie di un uomo già noto alle forze dell'ordine. Sul posto i carabinieri Una spedizione per uccidere forse Salvatore Maritato, il marito di Antonella Lopardo, 49 anni, freddata a colpi di fucile in casa sua a Sibari. È questa una delle ipotesi sulla quale lavorano i carabinieri di Cosenza per ricostruire il delitto avvenuto martedì sera, dopo le 22, a Cassano allo Ionio. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altri media
C’è un’area geografica in Calabria che comprende i comuni di Castrovillari, Villapiana, Cassano, Corigliano-Rossano, che da un po’ di anni a questa parte è diventata terreno di scontro di agguerrite cosche criminali che si contendo a suon di fucilate il controllo del territorio e dei traffici illeciti. (Iacchite)
Stava consumando la cena col marito in casa sua quando hanno sentito bussare al citofono dell’abitazione, lui si è diretto verso l’ingresso ma fuori era buio e pioveva così, probabilmente istintivamente, lei si è diretta verso la finestra per vedere chi fosse ma non ha fatto in tempo nemmeno ad aprila quando è stata raggiunta da una sventagliata di colpi di Kalashnikov. (Fanpage.it)
Il coniuge della 49enne assassinata stanotte a Cassano allo Ionio è un vecchio affiliato del clan Forastefano, ma da anni ormai non si parlava più di lui in termini criminali I fantasmi della Sibaritide (LaC news24)
Ascolta l'articolo Attualmente le indagini sull’assassinio di Antonella Lopardo sono dirette dalla Procura della Repubblica di Castrovillari. A breve, però, il fascicolo dell’inchiesta dovrebbe passare alla Dda di Catanzaro, diretta da Nicola Gratteri. (StrettoWeb)
La ‘ndrangheta deve essere contrastata non solo dalle forze dell’ordine e dalla politica ma anche dai cittadini “Ancora un fatto di sangue macchia la Sibartitide e il Pollino. Ancora la ‘ndrangheta apre il fuoco spaventando ulteriormente la società civile dopo tre omicidi nel giro di un anno”. (Iacchite)
Trentotto proiettili calibro 7,62 e calibro 9 esplosi da un fucile mitragliatore Ak 47 kalashnikov e da una pistola semiautomatica Luger. Trentotto colpi. (Gazzetta del Sud - Edizione Cosenza)