Vincenza Saracino, almeno tre mesi per l’estradizione del killer. La Procura: «L'ultima parola spetta al governo del Venezuela»

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TREVISO – Per riportare in Italia il presunto killer di Vincenza Saracino ci vorranno almeno tre mesi. E non è così scontato che il Venezuela lo consegni. La Procura di Treviso ha già chiesto l’estradizione. Ma l’ultima parola spetta ai ministri del governo di Nicolas Maduro, che potrebbero anche opporsi. «Alla fine la decisione sarà politica - afferma il procuratore Marco Martani -. Quando si tratta di estradare qualcuno fuori dall’area Schengen purtroppo non ci sono automatismi, sicché dobbiamo fare i conti con un certo margine di discrezionalità politica». (ilgazzettino.it)

La notizia riportata su altri media

Le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona raccontano minuto per minuto quanto è accaduto quel pomeriggio d’estate in cui è stata uccisa «Enza». All’incrocio che sta proprio davanti alla sua abitazione trova Luigi Nasato che la sta attendendo da circa un’ora e mezzo. (Corriere della Sera)

Nato il 29 novembre 1991 in Venezuela, Luigi Nasato Fazio è il presunto assassino di Vincenza Saracino, la 50enne originaria di Molfetta che è stata senza vita il 3 luglio scorso in un casolare abbandonato all'estrema periferia di Treviso, dove viveva da anni con la famiglia. (MolfettaViva)

Uccisa in dieci minuti, questo raccontano le immagini raccolte da una videocamera di sorveglianza che ha immortalato Vincenza Saracino a bordo della sua bicicletta in compagnia di Luigi Nasato, Fazio mentre pedalano entrambi serenamente verso il casolare abbandonato. (La Tribuna di Treviso)

Come se non avesse, secondo l’accusa, appena accoltellato una donna lasciandola morire dissanguata. Se n’è andato in centro a fare una passeggiata, come se niente fosse. (ilgazzettino.it)

E la descrizione de… «Un tipo un po’ strano, non faceva nulla». (La Tribuna di Treviso)

Si è imbarcato la mattina de 3 luglio ed è rimasto due settimane nel Paese iberico, da cui poi ha preso un aereo per il Venezuela, dove è stato ospitato dal nonno a Maracay, città a 100 chilometri dalla capitale Caracas. (Corriere della Sera)