Il cartello internazionale dei pirati tv. Streaming illegale a milioni di clienti
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PALERMO — Dai vicoli del centro storico di Catania i poliziotti della Postale sono arrivati presto ai canali di Amsterdam. Ma all’inizio di questa storia nessuno pensava che quel siciliano sempre in viaggio con la sua 24 ore fosse così importante. E, invece, a Amsterdam incontrava spesso un croato, un olandese, un romeno e un inglese. Eccolo il cartello europeo dei pirati tv, che era riuscito a c… (La Repubblica)
La notizia riportata su altri giornali
Si tratta della più vasta operazione contro la pirateria audiovisiva mai condotta in ambito italiano ed internazionale, con perquisizioni e sequestri effettuati su disposizione della Procura di Catania dalla Polizia di Stato, con la collaborazione degli organi giudiziari e di polizia di molti Paesi europei e il coordinamento di Eurojust ed Europol. (Italia Oggi)
L’indagine, coordinata dalla Procura di Catania con il supporto di Europol ed Eurojust, ha smantellato una rete di IPTV illegali che serviva oltre 22 milioni di utenti, generando un giro d’affari illegale stimato in 250 milioni di euro al mese. (la Città di Salerno)
Per aggredire i beni dei pirati ora indagati, cioè degli organizzatori della rete clandestina, Dazn si costituirà parte civile al … (la Repubblica)
L'operazione "Taken down" della polizia contro lo streaming illegale ha portato in superficie un giro d'affari da 250 milioni di euro al mese che coinvolge otto Paese europei, tra cui l'Italia. Streaming illegale, maxi sequestro di 2.500 canali: giro d'affari di oltre 250 milioni di euro al mese. (ilmessaggero.it)
Le manette e la perquisizione de… Maxi operazione contro la pirateria televisiva ieri, martedì 26 novembre, in Croazia, un fenomeno molto diffuso nel paese. (Il Piccolo)
La polizia, coordinata dalla Procura di Catania, ha eseguito l'operazione Takendown, la più vasta contro la pirateria audiovisiva condotta in Italia e in sette paesi in Europa smantellando la più diffusa organizzazione criminale transnazionale che serviva illegalmente oltre 22 milioni di utenti. (La Gazzetta dello Sport)