Cannabis Light, vietata la produzione per i cosmetici. L'azienda marenese di creme: "dobbiamo reiventarci"

È stato approvato dalla Camera dei deputati, l’emendamento del DDL Sicurezza che cancella, semplificando, qualsiasi uso e produzione della Cannabis Light in Italia. Prodotto che viene utilizzato, ad esempio, in alcuni cosmetici. Dopo l’approvazione si è subito scatenata una battaglia politica con le opposizioni di governo preoccupate dai risvolti economici e sociali di questa decisione. Secondo Cia-Agricoltori Italiani sono infatti moltissimi i posti di lavoro a rischio per un settore in cui sono impiegati tanti imprenditori giovani e che conta un giro d’affari di circa cinquecento milioni di euro. (Qdpnews.it - notizie online dell'Alta Marca Trevigiana)

Se ne è parlato anche su altri media

E chi da Milano esporta la cbd in tutta Europa. Chi la coltiva fuori città: “L’abbiamo piantata che era legale — dice Marco Tosi dell’azienda agricola Mecannabis — . (La Repubblica)

L'emendamento al Ddl Sicurezza, approvato nelle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera, che prevede la stretta sulla cannabis light equiparata a quella non light, mette a rischio la sopravvivenza di un intero comparto impegnato in una coltivazione dove sono stati fatti investimenti significativi. (Alto Adige)

«Sono contrario ai negozi e alla vendita della cannabis light, mi spiace e spero si possa dare una mano ai lavoratori del comparto per soluzioni differenti, è una questione personale, sono personalmente contrario»: lo ha detto il presidente della Camera Lorenzo Fontana alla cerimonia del Ventaglio. (Corriere TV)

Stretta sulla cannabis light, Coldiretti Trento: “A rischio la sopravvivenza di un intero settore”

Liguria. "Le nuove restrizioni sulla canapa colpiscono gli agricoltori e non migliorano nulla in sicurezza della popolazione", lo dichiara il presidente del Distretto Florovivaistico della Liguria Luca De Michelis. (IVG.it)

“Stiamo perdendo delle opportunità incredibili rispetto al resto del mondo – dice ai nostri taccuini -, perché questo governo non riesce a capire che non è più la canapa di una volta e che ci sono varietà dove il Thc è praticamente inesistente”. (Estense.com)

A dirlo è Gianluca Barbacovi, numero uno della Coldiretti del Trentino. "Chiediamo la modifica dell’emendamento che danneggia tutte quelle aziende che hanno legittimamente investito nella canapa". (l'Adige)