Stellantis e altri produttori stringono un'alleanza con Tesla per mettersi al riparo dalle multe Ue

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Termoli Online ECONOMIA

TERMOLI. Multe salatissime che potrebbero costare la stessa capacità di restare in produzione, quelle che rischiano le case automobilistiche europee, per questo, hanno escogitato uno exit strategy, alleandosi con Elon Musk. Dal primo gennaio sono in vigore le nuove norme sulle emissioni, che obbligano a produrre e vendere almeno il 20% di veicoli elettrici. Il gruppo Stellantis e altri player dell’automotive hanno stretto un’alleanza che permetterà di acquistare crediti ecologici da Tesla, la società di Elon Musk, per far rientrare nei parametri il pool di produttori. (Termoli Online)

La notizia riportata su altri giornali

L’inquinamento atmosferico è una grave minaccia per la salute umana e per l’ambiente. Le emissioni prodotte da industrie, veicoli e attività agricole rilasciano nell’aria sostanze tossiche come polveri sottili, ossidi di azoto e composti organici volatili. (Tech CuE)

Il produttore francese avverte: l’acquisto di crediti da concorrenti come Tesla rischia di indebolire il settore europeo. La casa guidata da Luca de Meo critica il sistema di pooling scelto da Stellantis, Toyota e altri per evitare le multe. (Milano Finanza)

Può davvero un solo uomo salvare i giganti dell’automobile dalle multe UE? L’industria sta affrontando una sfida cruciale: ridurre l’inquinamento per evitare sanzioni miliardarie. Ed è qui che entra in gioco Tesla (Virgilio)

Suicidio Ue sull’auto, Stellantis & Co costretti a comprare da Tesla i diritti di inquinare

Le maggiori case automobilistiche globali stanno iniziando a stringere delle alleanze per acquistare dei “crediti green” ed evitare le sanzioni dell’Unione europea previste per chi non raggiungerà gli obiettivi di vendita sulle auto elettriche. (Energia Oltre)

Tesla ha presentato alla Commissione europea una dichiarazione di intenti per la formazione di un 'pool', o raggruppamento di altri marchi costruttori, secondo l'articolo 6, paragrafo 5, previsto dal regolamento Ue 2019/631 che definisce i livelli di prestazione in materia di emissioni di Co2 delle autovetture nuove e dei veicoli commerciali leggeri nuovi. (Il Messaggero - Motori)

In tutto si parla di 15-16 miliardi di potenziali sanzioni. Sostanzialmente una lapidazione di massa, ordinata dai talebani del green, visto che da inizio anno il limite delle emissioni di anidride carbonica è fissato a 94 grammi per chilometro contro un settore che oggi si attesta in media a quota 120. (Nicola Porro)