Verbania, il corteo dei lavoratori della fabbrica di cioccolato destinata a chiudere

Sono scesi in piazza questa mattina i lavoratori della Barry Callebaut di Verbania, la fabbrica che produce cioccolato nel cuore di Intra. La protesta che si è snodata nelle vie della città è arrivata 24 ore dopo l’annuncio choc della multinazionale che ha il suo centro tra la Svizzera e il Belgio: entro marzo 2025 lo stabilimento sarà chiuso. E così 118 dipendenti, più alcune decine di lavoratori dell’indotto si troveranno senza lavoro. (La Stampa)

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La protesta che si è snodata nelle vie della città è arrivata 24 ore dopo l’annuncio choc della multinazionale che ha il suo centro tra la Svizzera e il Belgio: entro marzo 2025 lo stabilimento sarà chiuso. (La Stampa)

Intanto si registra la presa di posizione di diversi imprenditori che si dicono pronti a rilevare alcuni macchinari e reimpiegare parte dei dipendenti, tra questi Andrea Saini dell’aronese Laica che si dice interessato a valutare il reintegro di alcune figure professionali compatibili con il processo aziendale oltre che di eventuali attrezzature. (VCO AZZURRA TV)

La notizia della prossima chiusura dello stabilimento Barry Callebaut di Intra ha colto tutti di sorpresa. Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Dopo lo choc è il tempo della battaglia: Verbania difende i 150 posti di lavoro della Barry Callebaut

La vertenza Barry Callebaut continua ad essere al centro del dibattito locale intanto l’Ad del marchio aronese Laica conferma le indiscrezioni circolare nel fine settimana : l’interesse della sua azienda per alcuni macchinari e per alcune figure professionali della fabbrica verbanese. (VCO AZZURRA TV)

E’ andato in scena questa mattina – lunedì – il primo confronto tra le parti sociali per l’annunciata chiusura della fabbrica di cioccolato di Verbania Barry Callebaut. L’incontro si è svolto nella sede di Verbania dell’Unione industriale. (La Stampa)

L’unica piccolissima, e per questo ignorata, avvisaglia è che il giorno prima l’azienda aveva chiesto ai sindacalisti interni di far partecipare anche i vertici… (La Stampa)