Satnam, Pierpaolo, Mirko: tanta rabbia e poi? Fra qualche giorno sarà tutto come prima

Per saperne di più:
Ponte sullo Stretto Morti sul lavoro

A cura di Roberta Covelli 14 Pierpaolo Bodini, 18 anni, è rimasto ucciso, schiacciato da un mezzo agricolo nei campi del lodigiano. Nelle stesse ore, a Sesto Calende, in provincia di Varese, un diciannovenne è incorso nello stesso infortunio: è sopravvissuto, con fratture al bacino e al femore. L’indomani, a Cividale Mantovano, Mirko Schirolli, 35 anni, è morto risucchiato da un macchinario. Sullo sfondo c’è il caso di Satnam Singh, con elementi di crudeltà criminale così lampanti da stimolare l’indignazione di chiunque. (Fanpage.it)

La notizia riportata su altre testate

Solo un timido impegno a rafforzare le ispezioni e a correggere il decreto flussi per garantire che gli stranieri richiesti dalle aziende italiane con il click day siano davvero contrattualizzati una volta in It… (la Repubblica)

Il caso di Satnam Singh, 31enne bracciante di origini indiane della provincia di Latina morto dopo aver perso un braccio in un incidente sul lavoro, ha riacceso il dibattito sul caporalato in Italia. (WIRED Italia)

Bracciante morto a Latina, Lollobrigida: "Aiuteremo la vedova, intanto con il permesso di soggiorno" (L'Unione Sarda.it)

Bracciante morto, il “bollino etico” a Latina: su 10 mila aziende agricole hanno aderito solo in 250

Oggi pomeriggio a Latina sciopero e manifestazione indetta da CGIL – FLAI per la sicurezza sul lavoro e contro ogni forma di caporalato e sfruttamento. Ci sarà anche la segretaria del Pd Elly Schlein. Il settore agricolo si ferma dopo la morte di Satnam Singh, il bracciante di origine indiane di 31 anni coinvolto in un incidente in un'azienda agricola e morto dopo essere stato abbandonato fuori dalla sua casa con un braccio amputato dal suo datore di lavoro. (Il Sole 24 ORE)

Come se non fosse già abbastanza tragica la notizia della morte di Satnam Singh, il lavoratore indiano 31enne che lunedì pomeriggio aveva perso un braccio nei campi dell’area agricola dell’Agro pontino, a rendere tutto ancora più terribilmente surreale ci si sono messe le reazioni della sinistra, così affetta da incontinenza digitale che scrive sui social incolpando il governo di ogni cosa, ma dimenticando che sono le proprie prodezze ideologiche a contribuire ad alimentare caporalato e sfruttamento dell’immigrazione. (Liberoquotidiano.it)

Qui ci sono oltre 10.800 aziende che operano nel settore. Per il consumatore finale è impossibile sapere se il prodotto acquistato sia il risultato di sfruttamento della manodopera. (ilmessaggero.it)