Teheran, il non voto spinge i riformisti

Ascolta ora 00:00 00:00 I riformisti rialzano la testa e l'Iran si prepara a un ballottaggio ad alta tensione, venerdì 5 luglio, con la sfida tra il progressista Masoud Pezeshkian e il fondamentalista Saeed Jalili. Si va al secondo turno perché nessuno dei due è riuscito a ottenere la maggioranza assoluta nella corsa presidenziale. Pezeshkian si è assicurato uno stretto vantaggio, ha ricevuto 10,45 milioni di voti, contro i 9,47 milioni di Jalili, mentre l'altro leader conservatore Mohammad Bagher Ghalibaf ne ha ottenuti 3,38 milioni. (il Giornale)

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Nelle rilevazioni di Ispa, compagnia legata allo Stato, Pezeshkian ottiene il 49,5% dei consensi contro il 43,9% di Jalili mentre il 6,6% degli intervistati è indeciso. Per la compagnia Porsesh, il candidato riformista raggiunge invece circa il 53% dei consensi mentre l'ultraconservatore si ferma al 41%, con il 6% degli aventi diritto ancora indeciso. (Tuttosport)

Come previsto, in Iran si sono svolte le votazioni per eleggere il successore del presidente Ebrahim Raisi, morto il 19 maggio in un misterioso incidente mentre volava su un vecchio elicottero non lontano dal confine con l’Azerbaigian. (L'Opinione delle Libertà)

Red – Gli iraniani saranno chiamati alle urne il 5 luglio per decidere al ballottaggio chi tra il riformista Massud Pezeshkian e l’ultraconservatore Said Jalili sarà il nuovo presidente, dopo la morte in un incidente di elicottero di Ebraim Raisi lo scorso 19 maggio. (Notizie Geopolitiche)

Elezioni anticipate in Iran, avanti i riformisti

Masoud Pezeshkian, il candidato riformista, e l’ultraconservatore Saeed Jalili hanno guidato le votazioni volte a sostituire il defunto presidente ultraconservatore Ebrahim Raisi, morto in un incidente in elicottero il mese scorso. (Affarinternazionali)

Il Paese voterà domani per il secondo turno delle elezioni presidenziali che vedranno sfidarsi un candidato riformista, sostenitore dell'apertura verso l'Occidente, contro un esponente del campo ultraconservatore (AGI - Agenzia Italia)

Il 28 giugno c’è stato il primo turno di voto e il ministero dell’Interno di Teheran ha annunciato ufficialmente che al ballottaggio del 5 luglio si sfideranno il candidato riformista Massud Pezeshkian e l’ultraconservatore Said Jalili, con il primo che ha ottenuto nel primo round un maggior numero di preferenze. (Avanti Online)