Anouk Aimée, i miei tre ricordi di una musa del cinema e della cultura

La Dolce Vita, 1960. Dialogo notturno in una Piazza del Popolo notturna e deserta tra Marcello Mastroianni e Anouk Aimée, fatalissima con enormi occhiali e un attillato abito, neri come l’oscurità della notte. Ha l’aria di una intellettuale sartriana, da Rive Gauche, da Nouvelle Vague… Anouk interpreta il ruolo di una donna ricca, annoiata, di una sensualità intrigante. Dice che è stufa di vivere a Roma (Il Fatto Quotidiano)

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Lola, donna di vita, il folgorante esordio di Jacques Demy (1961) per tutti, i cinefili almeno, e poi delle due l’una: per i francesi, Un uomo, una donna di Claude Lelouch; per gli italiani, La dolce vita di Federico Fellini. (Il Fatto Quotidiano)

Fra i film che la videro protagonista, anchedi Claude Lelouch, cronaca di un amore indimenticabile sulla spiaggia di Deauville.«Con mia figlia, Galaad, e mia nipote, Mila, abbiamo l'immensa tristezza di annunciarvi la scomparsa della mia mamma, Anouk Aimée»: questo il post su Instagram con il quale la figlia dell'attrice, Manuela Papatakis, ha annunciato la morte della madre. (Il Centro)

Roma, 18 giu. Nicole Francoise Florence Dreyfus all'anagrafe, in arte Anouk Aimée, (Io Donna)

Addio ad Anouk Aimée, tra Fellini e la Nouvelle vague

Nata a Parigi il 27 aprile 1932, Aimée ha iniziato la sua carriera da giovanissima e ha vinto nel 1980 il Prix d’interprétation féminine al Festival di Cannes per il film ‘Salto nel vuoto’ di Marco Bellocchio. (CremonaOggi)

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I suoi fan la presero male quando, agli Oscar del 1967, alla sua Anne, la vedova che tentenna di fronte al nuovo amore che sboccia per l’incontro fortuito col campione automobilistico in “Un uomo, una donna” fu negata la statuetta, che andò invece all’alcolizzata e scurrile Martha di “Chi ha paura di Virginia Woolf?”: Anouk Aimée e Liz Taylor, due mondi diversi, due opposti divismi. (leggo.it)