Mudra: cosa sono, come si praticano, perché funzionano

MUDRA: sono le posizioni yoga con gesti delle mani che offrono immensi benefici per la salute. Scopri come praticarli e i benefici.
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Civitanova Marche, (informazione.it - comunicati stampa - sport)

La parola mudra viene tradotta come “sigillo”, e tra i mudra più conosciuti, ed usati, ci sono sicuramente i mudra delle mani

Come si praticano i mudra? Si portano le mani, e le dita delle mani in una particolare posizione, e velocemente l’energia, insieme alla consapevolezza, viene canalizzata verso specifiche aree del cervello. Le aree del cervello destinatarie di questa energia sono quelle aree primitive, intorno al peduncolo cerebrale, dove hanno origine i riflessi, le reazioni inconsce, e i modelli di comportamento istintivi e primari. 

Per questa ragione, assumere un mudra specifico è importante; i mudra funzionano, perché ci si allontana dagli stati di paura e di angoscia, tipici delle reazioni istintuali. Con maggiore consapevolezza, ed energia, diventa più facile gestirsi, soprattutto gestire il mondo emotivo

Infatti, all’interno del panorama Yoga, anche i mudra sono considerati un ottimo strumento per tenere alla larga stati di stress, ansia e panico, proprio per la capacità che hanno di condurci al controllo consapevole delle reazioni istintuali. 

I mudra sono numerosissimi, da quelli per il controllo dell’ansia, a quelli per la guarigione di sintomi nel corpo, a quelli che conducono all’introspezione e alle porte della meditazione. Vengono praticati da oltre cinquemila anni, come strumento di conoscenza di Sé, e per l’equilibrio di corpo, respiro e mente. 

Spesso l’immagine di uno Yogi è l’immagine di una persona seduta a gambe incrociate, nella posizione del Loto, con le mani appoggiate sulle ginocchia, e le dita delle mani in una particolare posizione. Quello che lo Yogi assume con le mani è un mudra

Quel mudra, è molto più di un semplice gesto delle mani. E’ una via di guarigione psichica, oltre che uno strumento potente di introspezione e consapevolezza.

 

Cosa sono i mudra

Sono diversi i significati attribuiti alla parola mudra: lo troviamo tradotto come sigillo, simbolo, gesto, e atteggiamento … per citarne alcuni. 

I mudra più conosciuti ed utilizzati sono sicuramente i mudra delle mani, ovvero quelli che contemplano una specifica posizione delle mani e delle dita delle mani.

Tuttavia, nello Hatha Yoga esistono mudra che contemplano una specifica posizione degli occhi (Nasikagra Drishti, Shambavi mudra etc.), del corpo stesso (Viparita karani mudra, Yoga mudra, Maha mudra, Maha Bheda Mudra), della lingua (Kechari mudra), delle tecniche di respiro (Kaki mudra, Shanmukhi mudra), e dei visceri/genitali (Vajroli/Sahajoli mudra, Aswini mudra). 

La traduzione di mudra come sigillo é importante, perché quello che concretamente accade dentro di noi, durante il mantenimento di un mudra, è proprio lo stimolo e la definizione di specifiche energie, che ci servono per la guarigione, per evolverci, per sviluppare nuova consapevolezza. 

Nello Yoga esiste un concetto importante. Il respiro non è utile solo per condurre ossigeno nel corpo; il respiro è il veicolo del prana, ovvero dell’energia vitale nel corpo. Questa energia si muove lungo un sistema di canali energetici, chiamate nadi, che per semplificare il concetto, può essere paragonato al sistema nervoso. Fondamentalmente, così come nelle mani e nei piedi troviamo un gran quantità di terminazioni nervose, così nello Yoga, mani e piedi rappresentano le vie maggiori di dispersione di prana. Praticando i mudra, “sigillando” appunto le mani, si evita la dispersione di energia verso l’esterno, così che cambiando direzione, questa energia rimane nel corpo e a disposizione, meglio se per scopi elevati di guarigione, consapevolezza e crescita. 

Mudra: cosa sono, come si praticano, perché funzionano

La storia e le origini della pratica dei mudra

L’origine dei mudra non è qualcosa che appartiene solo all’India, o alle grandi tradizioni dell’Asia. In tutto il mondo, l’Uomo ha sempre cercato una connessione con le energie potenti dell’Universo; per benefici sia materiali, che spirituali. 

Sicuramente in India, più di 5000 anni fa, in piena cultura vedica, durante le cerimonie sacre, i mudra erano già pratica comune, in associazione con i mantra. Queste pratiche risvegliano energie potenti di guarigione, di protezione, e di avanzamento spirituale.  I suoni (mantra) e i gesti delle mani venivano utilizzati dai bramini per canalizzare le energie potenti di Terra e Cielo, e tradurle in benefici materiali e spirituali, per tutta la civiltà vedica. 

Se si osservano le murti indiane, ovvero le raffigurazioni delle qualità del Divino, queste vengono sempre rappresentate con le mani in un mudra specifico. Queste immagini tantriche sono veicoli di collegamento con un certo tipo di energia psico-fisica. Possono essere usate per scopi meditativi, devozionali o altro, perché i diversi aspetti dell’energia che vengono evocati, anche attraverso l’assunzione di uno specifico mudra, riportano sempre tutti all’Uno, alla scoperta e alla connessione con la Verità Ultima.

Detto molto più semplicemente, le murti, le divinità rappresentate in uno specifico mudra, rappresentano qualità precise della vita, dell’energia e della mente, che sono già manifeste o latenti dentro di noi. L’assunzione dello specifico mudra, è un canale di collegamento e di consapevolezza con queste energie. 

Non solo l’India è ricca storicamente della pratica dei mudra. Lo sono altrettanto le tradizioni sciamaniche, le danze sacre, etc.  La Santa Messa per i Cristiani è altrettanto carica di gesti precisi delle mani. 

Come funzionano i mudra

I mudra funzionano innanzitutto come strumento di consapevolezza, e ponte di comunicazione tra tutti i nostri corpi, specialmente tra il corpo fisicoil corpo energetico (dove troviamo la nostra energia, il nostro mondo emotivo), il corpo mentale (i nostri pensieri, i nostri valori, credenze etc.). 

Molto spesso subentrano squilibri, malesseri e malattie, perché non c’è allineamento ed armonia tra i nostri pensieri, i nostri bisogni e il nostro agire nel mondo. Si entra in un loop di costante contrazione, dove sembra normale tradire se stessi e le proprie volontà, per non perdere qualcuno o qualcosa, per un enorme senso di colpa, o peggio. Questo agire spiana semplicemente la strada al malessere e alla malattia, oltre ad essere, da un punto di vista yogico, un enorme (ed inutile) spreco energetico.

Prima di tutto, il sigillo del mudra “combatte” lo spreco energetico, evita la dispersione e la maggiore energia di cui si fa esperienza, diventa un’ottima chance di sviluppo di consapevolezza. Con maggiore consapevolezza, si impara a riconoscere quando una persona, un’azione, un’emozione, un pensiero è per noi qualcosa che ci nutre, a tutti i livelli, oppure è qualcosa di tossico, che è meglio lasciar andare. Finché non nasce questa consapevolezza dentro, saremo sempre in balia degli altri e degli eventi esterni. 

Successivamente, se si decide di fare della pratica di mudra, il proprio strumento di lavoro su di sé quotidiano, allora il mudra diventa un modo preciso, concreto ed efficace per affrontare e rimuovere blocchi importanti di salute, blocchi emotivi e psichici. L’energia viene canalizzata su specifici temi, ma il risveglio di coscienza e di consapevolezza diventa un processo uniforme e costante nella vita del praticante. Ciò si traduce immediatamente in una migliore salute (psico-fisica), maggior lucidità, leggerezza d’animo.  

 

Perché i mudra funzionano

I mudra funzionano anche in relazione ai cinque elementi, che sono qualità dell’energia che circolano dentro di noi costantemente, e la predominanza di un elemento sugli altri, spesso definisce i tratti della nostra personalità. Come accennavo prima,  queste qualità dell’energia scorrono lungo il percorso delle nadi, canali energetici che terminano proprio nelle dita delle nostre mani. 

Ogni dito rappresenta dunque uno strumento di connessione con un preciso elemento, e con la sua energia. Avere questa conoscenza, ci serve per ristabilire velocemente la qualità di un elemento dentro di noi, quando ci sentiamo in deficit.

Faccio un esempio molto concreto: se sei abituato a fare un lavoro molto mentale o ti trovi ad essere facilmente distratto, con la testa tra le nuvole, probabilmente il tuo deficit maggiore è nell’elemento terranella forza, nella centratura e nel radicamento. Se fai una vita depresso, dipendente costantemente da altri, probabilmente il tuo deficit maggiore è nell’elemento fuoco, che sviluppa azione e forza di volontà. E ancora, se sei iperattivo ma rigido, e fatichi ad accogliere i punti di vista altrui, il tuo deficit maggiore sarà nell’elemento acqua. Gli esempi possono essere infiniti. 

Per ristabilire il giusto equilibrio dell’energia degli elementi, è possibile assumere dei mudra che agiscono sulle specifiche energie delle dita. Eccole qui:

  • Pollice: fuoco, energia, sole.
  • Indice: aria, energia in movimento.
  • Medio: spazio, espansione, apertura.
  • Anulare: terra, solidità, radicamento.
  • Mignolo: acqua, liquidi, mobilità.

I mudra funzionano perché sono efficaci a livello fisico, energetico e psichico, e aiutano a ristabilire il giusto equilibrio e il giusto grado di consapevolezza, muovendo letteralmente l’energia, il prana, lungo il canale delle nadi che attraversa il corpo. 

Quando il prana si muove liberamente lungo le nadi, non solo viene garantita buona salute, ma si innesca un processo di consapevolezza potente sul funzionamento del corpo. Non diventa più possibile pensare al corpo solo come ad un casuale agglomerato di carne, ossa, muscoli, ma si inizia a percepire l’intelligenza biologica, energetica del corpo. Spesso i maestri Yoga definiscono il corpo come il tempio sacro dell’anima, in cui tutto diventa possibile, l’auto-guarigione, le esperienze di trasformazione energetica, la consapevolezza e la percezione energetica ed ampia della Realtà. 

 

Video con la pratica dei mudra per te

In questo video presento la pratica di Mudra, un ramo dello Yoga che usa le mani e una precisa posizione delle mani, per dirigere l’energia nel corpo.

Per quanto possono sembrare semplici, i mudra sono una pratica potente per la mente e richiedono buona sensibilità.

Lavorare con i mudra permette di dirigere l’energia dove più si ha bisogno: guarigione, realizzazione, fiducia, devozione, e molto altro.

 

In questo video puoi praticare con me quattro mudra:

 Gyana e Chin mudra, Bhairava mudra, per calmare la mente e favorire l’introspezione

 Hridaya mudra, per la buona vitalità dell’organo cuore, e per superare ed affrontare crisi emotive.

Per maggiori informazioni
Ufficio Stampa
Elena Petrunina
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