FRAMMENTI DI INFINITO. Tre Atti per le lucciole, al Teatro Arena del Sole – Bologna

dal 13 al 15 dicembre 2024, venerdì ore 19.00 ǀ sabato ore 21.30 | domenica ore 18.00, Sala Thierry Salmon
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Forlì, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

 

 

 

 

 

 

 

durata 70 minuti circa



Dalla lettura del celebre L’articolo delle lucciole di Pier Paolo Pasolini, nasce il progetto Frammenti di Infinito, spettacolo di danza in tre atti del coreografo e danzatore Aristide Rontini, in scena in prima nazionale al Teatro Arena del Sole di Bologna dal 13 al 15 dicembre, nell’ambito del focus di drammaturgia fisica CARNE, curato da Michela Lucenti.

Frammenti di Infinito, collaborazione produttiva Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale – Focus CARNE, Oriente Occidente nel progetto Europe Beyond Access co-finanziato Creative Europe e Nexus Factory, si compone di tre atti: il primo Lampyris Noctiluca, coprodotto da ERT, è stato presentato in anteprima al Teatro delle Moline nel 2022 e vede in scena Rontini in un solo; il secondo Back Eye Black (ha debuttato a Crisalide Festival nel 2023) è una danza con tre performer; mentre nell’ultimo e nuovo Corporale sono nove persone appartenenti alla comunità di Bologna a essere protagoniste sul palcoscenico. 

 

Esplorando l’ampio corpus poetico pasoliniano, Rontini si sofferma sull’immagine della lucciola, che affiora in vari scritti e resta ancora oggi un simbolo potente, per sondare vicinanze e distanze di pensiero: la tenue presenza di questa creatura notturna infatti incarna una potente forza alternativa alle attuali modalità di fare esperienza diffuse dalla cultura mediatica e consumistica. L’apocalittica estinzione delle lucciole profetizzata dal cineasta richiama metaforicamente, secondo il coreografo, la fine dell’esperienza poetica, di meravigliarsi del mondo, di essere in tensione dialettica, di vivere la contraddizione: «la fievole e intermittente luce – afferma Aristide Rontini – quindi si contrappone al faro accecante della razionalità; la sua danza è percepibile solo grazie alle tenebre». 

 

Nel III atto Corporale (presentato in anteprima la scorsa estate al Festival Oriente Occidente di Rovereto e ora in prima nazionale) il centro pulsante è la comunità intesa come atto di resistenza: sul palcoscenico un gruppo di nove persone, uno spaccato di abitanti della città di Bologna, dagli adolescenti ai pensionati, partecipanti al laboratorio con Aristide Rontini, in cinque incontri nell’arco di due settimane.

Si riunisce simbolicamente una comunità di lucciole in un mondo che corre veloce, il loro procedere è rabdomantico, intermittente e pacato, appaiono e scompaiono, danzano ognuno la propria qualità vibrazionale. Come questi magici insetti, i partecipanti, immersi in uno stato di movimento che stimola la percezione e la relazione sottili tra i corpi, vivono l’esperienza dello stare nel “qui e ora”, lasciandosi alle spalle le attese e le aspettative indotte quotidianamente da modelli prestazionali omologanti. Il risultato è un’azione corale capace di accogliere tutti i corpi e le menti e di veicolare valori quali l’essere insieme, l’attesa, l’essenzialità e l’ascolto.

 

Frammenti di Infinito sarà presentato anche a Castelfranco Emilia, al Teatro Dadà, sempre dopo un periodo di laboratorio al quale prenderanno parte persone della comunità cittadina, per dare vita insieme al coreografo a una nuova e unica versione di Corporale, in scena anche in questa occasione assieme ai primi due atti, il 28 marzo 2025, sempre nell’ambito di CARNE.

 

«I segni luminosi lasciati nell’aria dalle lucciole – scrive il coreografo – mi hanno spinto a dare importanza a partiture coreografiche che permettano allo spettatore di accedere attraverso il segno coreografico a più stratificazioni di senso, a più possibili costellazioni di senso, confermando l’idea del corpo e della danza come generatori di nuove istanze ma anche di spazi di apertura».

Così la scena si fa universo senza inizio e senza fine da cui si generano tre atti a favore della sopravvivenza delle lucciole, lucciole che ci invitano a sostare, a rallentare, a interrompere, ci rammentano di non avere paura di sparire perché è solo sparendo che è possibile apparire. 

«L’immagine della lucciola, il cui corpo organico è sorgente di tenui bagliori nella notte, – continua Rontini – ha permesso di creare un parallelismo con il corpo e la sua capacità di accendersi se ascoltato. Quali sono le condizioni grazie alle quali accediamo a noi stessi?».



Aristide Rontini performer, coreografo e operatore di danza comunitaria.

Ha iniziato il suo percorso artistico a Imola, dove viene in contatto con diverse pratiche teatrali contemporanee (teatro di parola, teatro fisico e lavori site-specific) e studia danza classica e moderna.

Nel 2010 si diploma alla Rotterdam Dance Academy dove danza in lavori di Conny Janssen, Michael Schumacher, Georg Reischl. Come performer collabora con Simona Bertozzi, Michela Lucenti e Balletto Civile, Candoco Dance Company, Alessandro Carboni, Alessandro Schiattarella/BewegGrund, Angelica Liddell, Carl Olof Berg/Spinn, Vahan Badalyan, Diego Tortelli/Aterballetto. La sua ricerca artistica interroga la dimensione dell’identità. Negli anni presenta It moves me, Giovane Notturno, Talitha Kumi, Alexis, Alexis 2.0 e nel 2023 crea LOJ per la compagnia Introdans. 

Con Lampyris Noctiluca è stato selezionato per il prossimo Twenty25 artists, vetrina di presentazione della danza contemporanea organizzata da Aerowaves, una rete internazionale composta da 34 paesi partner, che si pone l’obiettivo di scoprire e valorizzare giovani emergenti della danza europea (dal 24 al 26 aprile 2025 a Gorizia e Nova Gorica). Aristide Rontini è artista associato Nexus Factory. 



INTORNO ALLO SPETTACOLO

In occasione dello spettacolo venerdì 13 dicembre dalle ore 10.00 alle 13.00 e poi dalle 15.00 alle 18.00 si terrà presso il DAMSLab una giornata di studio dal titolo Della corporeità: teatro, fragilità, creazione, nell’ambito del progetto Teatro e Fragilità – Verso una comunità danzante, curato da Enrico Pitozzi, coordinatore del Corso di Laurea Magistrale in Discipline della musica e del teatro dell’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna.

 

Interverranno:

Erin Manning (Concordia University – Montréal),

Bernard Andrieu (Institut des sceinces du Sport-santé de Paris) - via Zoom

Stefano Tomassini (IUAV Università di Venezia)

Luk Van Den Dries (University of Antwerp)

Caterina Piccione (Alma Mater Studiorum - Università di Bologna)

Gaia Clotilde Chernetich (Dramaturg di Frammenti di Infinito di Aristide Rontini).



FRAMMENTI DI INFINITO

Tre Atti per le lucciole

coreografia e regia Aristide Rontini

danza (in o.a.) Silvia Brazzale, Cristian Cucco, Orlando Izzo, Aristide Rontini

con la partecipazione di Kamila Burban, Valentina Cavagnis, Marieva Vivarelli, Annalisa Frascari, Roberto Penzo, Delia Adele Salsi, Sonia Salsi, Christopher Serebour, Julian Soardi

 

musiche originali Vittorio Giampietro

dramaturg Gaia Clotilde Chernetich

disegno luci Lampyris Noctiluca Giulia Pastore

tecnica e luci Angelo Generali

costumi Back Eye Black Orlando Izzo

assistente al laboratorio di comunità Gaia Germanà

cura e produzione esecutiva Elena De Pascale 

amministrazione Roberto Berti

organizzazione e logistica Miriana Erario

ufficio stampa Nexus Michele Pascarella

 

collaborazione produttiva Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Oriente Occidente nel progetto Europe Beyond Access co-finanziato Creative Europe e Nexus Factory

con il sostegno di Versiliadanza, Masque Teatro, Onassis AiR nell’ambito del progetto Europe Beyond Access cofinanziato dal programma Europa Creativa, Progetto Residenze Artistiche 2022/2023 Area Cultura Comune di Imola, Danza Urbana – Rete h(abita)t / MUVet e Northern School of Contemporary Dance

 Durata 70 minuti.

 

nell’ambito di CARNE focus di drammaturgia fisica

 

“Back Eye Black” è stato sostenuto da Open Dialogo, un progetto di scambio culturale bilaterale curato da Stopgap Dance Company e commissionato dal Ministero della Cultura italiano (Direzione Generale Spettacolo), dall’Arts Council England, dall’Istituto Italiano di Cultura di Londra e dal British Council

 

Le repliche di Bologna e Castelfranco Emilia sono nell’ambito del progetto “Teatro e fragilità. Verso una comunità danzante” realizzato con il contributo di Fondazione Carisbo

 

foto di Monia Pavoni courtesy of Oriente Occidente

foto dello spettacolo Lampyris Noctiluca di Federica Musella

 

Prossime date:

Frammenti di Infinito - 28 marzo 2025, Teatro Dadà di Castelfranco Emilia (MO)

Lampyris Noctiluca - dal 24 al 26 aprile 2025, Gorizia e Nova Gorica, nell’ambito di Twenty25 artists

Ufficio Stampa
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