3 lezioni che i professionisti delle risorse umane possono apprendere dal Campionato europeo di calcio
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Il Campionato europeo di calcio è uno degli eventi sportivi più popolari in Europa; anche se calcio e vita d’ufficio possono sembrare due mondi distanti tra loro, ci sono molte lezioni importanti che responsabili e manager delle risorse umane possono apprendere dalle migliori squadre di calcio europee e che possono essere applicate ai rispettivi team sul posto di lavoro. Gli esperti di Hogan Assessments - leader mondiale nella valutazione della personalità sul posto di lavoro e nella consulenza in materia di leadership - hanno individuato tre ambiti che possono essere influenzati dai grandi del calcio al fine di migliorare le aziende.
1 - L’approccio al reclutamento è fondamentale
Proprio come nel calcio, anche nel mondo aziendale è essenziale creare una squadra forte, composta da giocatori che aggiungono ciascuno i propri punti di forza per compensare le carenze degli altri e lavorano all’unisono per creare una forte unità di squadra. Gli allenatori si prendono il tempo necessario per studiare e cercare i candidati più forti per la propria squadra, e i professionisti e i manager delle risorse umane dovrebbero fare lo stesso. Ci sono diversi modi in cui i professionisti delle risorse umane possono migliorare il processo di reclutamento per assicurarsi di attrarre e scegliere i candidati giusti per le rispettive posizioni.
“Il processo inizia con l’annuncio di lavoro in sé. Assicuratevi di formulare una descrizione che illustri chiaramente il ruolo e le sue aspettative e che metta in evidenza la cultura aziendale. Una volta arrivati alla fase del colloquio, è importante continuare a operare in modo strutturato, concentrandosi sugli aspetti chiave del lavoro e fornendo un’esperienza coerente a tutti i candidati”, spiega il dottor Ryne Sherman, Chief Science Officer presso Hogan Assessments e co-conduttore del podcast The Science of Personality. Queste azioni aiuteranno i responsabili delle risorse umane a definire un elenco più solido di potenziali candidati e a creare un quadro più chiaro degli stessi, in modo che i manager possano essere sicuri che i nuovi membri del team siano all’altezza del compito e allineati con il resto del team.
2 - Le prestazioni della squadra sono fondamentali per il successo
Le prestazioni di una squadra influiscono non solo sul successo sportivo, ma anche su quello aziendale. Spesso si parte dal presupposto che le squadre più forti e di successo siano quelle più collaborative, ma non sempre le squadre efficaci vanno d’accordo. Prendiamo il caso della Grecia; prima del Campionato europeo di calcio del 2004, la squadra nazionale greca non aveva mai vinto una sola partita in un torneo internazionale, eppure ha perseverato ed è riuscita a sconfiggere nazioni con una forte tradizione di successi nel torneo, come Portogallo, Francia, Spagna e Repubblica Ceca. “La vera forza di una squadra non si basa sulla sua capacità di cooperare, ma sul modo in cui supera le sfide e riesce ad avere successo nonostante le difficoltà,” ha osservato il dottor Sherman.
Una forte performance di squadra è frutto di diversi fattori chiave: fiducia, allineamento alla mission, focalizzazione sui risultati e adattabilità. I singoli giocatori della squadra sono essenziali per il successo, ma questi membri possono avere successo solo se tutti gli aspetti della squadra, dai manager ai giocatori, sono allineati e coesi. Le squadre altamente performanti sono in genere caratterizzate da obiettivi chiari, competenze complementari, comunicazione efficace e un forte senso di impegno e responsabilità. I manager e i responsabili delle risorse umane possono garantire una forte performance della squadra assumendo team player, fornendo adeguate opportunità di formazione e sviluppo, facilitando la comunicazione e la collaborazione, contribuendo nella risoluzione dei conflitti e premiando e riconoscendo i successi e il duro lavoro dei reparti.
3 - Un forte team building è fondamentale
Un buon allenatore sa assegnare ruoli che corrispondono ai punti di forza di ciascun giocatore, incoraggiando al contempo la collaborazione. Luis Aragonés, ex allenatore della nazionale spagnola, era un team builder duro ma molto efficace. Aragonés ha gettato le basi per il campionato spagnolo del 2014, ma dopo una lunga serie di sconfitte ha dovuto rimodellare la sua squadra, offrendo nuove responsabilità a giocatori che fino a quel momento avevano ricoperto solo ruoli di riserva. Principi simili possono essere applicati ai professionisti delle risorse umane e ai team leader. “Il feedback motivazionale è uno dei modi migliori per ottenere il massimo dalla propria squadra e l’elaborazione di strategie che corrispondono maggiormente alle caratteristiche più forti dei dipendenti non solo aumenterà la produttività, ma migliorerà anche il morale generale del team”, ha osservato il dottor Sherman.
Il team building può inoltre aiutare le squadre a raggiungere gli obiettivi in modo più efficiente, e un approccio efficace al team building è collegato alla valutazione della personalità. Capire le personalità dei membri della squadra può aiutare a sciogliere le tensioni all’interno di un ambiente di lavoro e a costruire rapporti professionali più solidi. Quando i membri del team sviluppano relazioni positive, possono sentirsi più a loro agio nel condividere le proprie idee e risolvere i problemi in modo creativo, un passo importante per costruire un’unità più forte e garantire il successo dei progetti e dell’azienda in senso lato.