Elezioni europee 2024, Meritocrazia Italia appoggia chi è contrario alla guerra e combatte per l’ecosistema

Categorico il no del Presidente Mauriello alla guerra. «Un Popolo che ama, come dice di fare, la Civiltà e invoca la democrazia non può accettare che la corsa agli armamenti e l’invio continuo di armi siano la prima strategia di chi governa l’Europa».
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Roma, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni)

Registra un picco di ascolti l’ultima puntata della trasmissione ‘Direzione Europa’ di Meritocrazia Italia, giunta ieri al termine con un’intervista al Presidente nazionale Walter Mauriello.

Il Presidente Mauriello ha risposto alle domande del giornalista Rai Attilio Romita e della responsabile della comunicazione per MI Genny Di Paolo, rendendo l’immagine dell’Europa che Meritocrazia vorrebbe e mettendo in evidenza luci e ombre dello stato attuale degli equilibri tra i Paesi membri: «nei dibattiti di questi giorni si ascolta poco di quello che il Movimento vorrebbe. L’errore principale è nel credere che l’Unione europea debba concentrarsi sulla dimensione economica delle relazioni e nell’accettare l’evidente divisione tra Paesi più ricchi, e quindi con maggiore potere decisorio, e Paesi più poveri. Noi invochiamo da sempre un’unione dei Popoli, maggiore coesione, secondo il progetto originario di una comunità fondata sulla solidarietà».

Categorico il no del Presidente Mauriello alla guerra«Un Popolo che ama, come dice di fare, la Civiltà e invoca la democrazia non può accettare che la corsa agli armamenti e l’invio continuo di armi siano la prima strategia di chi governa l’Europa». Sarebbe auspicabile avviare, ha ribadito, una politica militare europea, funzionalizzata, però, esclusivamente a garantire sicurezza, per la pace internazionale.

Sollecitato dalle domande provocatorie di Attilio Romita sulla condivisibilità di alcuni slogan molto ascoltati in questa campagna elettorale e poco europeisti, Walter Mauriello ha preso posizione a favore di una maggiore concretezza. L’Europa non va contestata, va ricostruita e difesa, per recuperarne le migliori utilità.

Sulla politica internazionale, il Presidente di Meritocrazia ha puntato il dito contro il solito fare divisivo e ideologico, incentrato sull’esigenza di affermazione di singole leadership e non sui bisogni dei cittadini. Sarebbero auspicabili una maggiore sinergia e coerenza di pensiero. La politica, ha detto, non deve essere un posto per il facile attecchire di proclami, ma terreno fertile nel quale si producono idee per la soluzione di problemi concreti: «le promesse vanno mantenute. Se si ha un’idea chiara in campagna elettorale, il giorno dopo l’elezione, con serietà, bisogna mettersi al lavoro per darle concretezza e ripagare la fiducia ricevuta».

Il Presidente Mauriello si è espresso anche sulla questione, spinosa, della transizione ecologica, che, nelle sue parole, «non è una partita politica, ma una sfida che bisogna cogliere nell’interesse dei cittadini». Ha chiarito che nessuno può reputarsi estraneo, invitando tutti a dare il proprio contributo, anche con piccoli gesti quotidiani.

Sui temi caldi della magistratura, tra i quali la separazione delle carriere e il sorteggio temperato del CSM, Mauriello ha mostrato il proprio apprezzamento per le riforme in atto, in linea con proposte già avanzate da tempo da Meritocrazia, non contro la magistratura ma contro un sistema che svilisce anche il lavoro di quanti lavorano con impegno e serietà e compromette i diritti fondamentali dei cittadini.

 

Meritocrazia Italia ringrazia le migliaia di persone che hanno dato sostegno all’iniziativa e che, così facendo, hanno scelto il libero confronto democratico, per un voto consapevole.

Stop war.

Roma, lì  06 Giugno 2024                       

Meritocrazia Italia 

Il Presidente Walter Mauriell

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