ZLOTOGRAD di Collettivo L’Amalgama al Mittelfest 2024 "Disordini"

Uno spettacolo itinerante di teatro e circo attraverso il centro ideale di due cittadine sovrapposte
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Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

Zlotogrod del Collettivo L'Amalgama  al Mittelfest 2024

" E se Cividale non fosse un paese italiano vicino al confine sloveno, ma un paese all’estremo est dell’impero austroungarico, al confine con l’impero russo, agli inizi del secolo scorso? Se il fiume, le case, la chiesa, la taverna di Cividale fossero invece fiume, case, chiesa e taverna di Zlotogrod, la località letteraria dove il celebre scrittore Joseph Roth ha ambientato diversi racconti?

 

La piccola avventura del verificatore di pesi Eibenschutz, trasferito al distretto di Zlotogrod, dove tutti i pesi sono inevitabilmente falsi.

  Uno spettacolo itinerante di teatro e circo attraverso il centro ideale di due cittadine sovrapposte sotto la guida di un inflessibile verificatore di pesi e misure. Gli abitanti lo disprezzano, ma lui resta fedele al suo compito: scovare i pesi falsi. Ogni cosa passa in secondo piano, perché prima di tutto viene la Legge, il rigore dell’esattezza. Si sa, tuttavia, che «anche i funzionari sono esseri umani».

Il Collettivo L’Amalgamaci ci guida per le strade della suggestiva Cividale, riprendendo, con grande libertà ed inventiva, le tematiche da IL PESO FALSO di JOSEPH ROTH, "una favola che attraversa stagioni e persone, da non leggersi come favola della buonanotte. Qui i personaggi buoni e cattivi, più cattivi che buoni seguono il ritmo e l’andamento delle stagioni della vita"

 

 "C’era una volta un paese: Zlotogrod al confine dei territori della monarchia austriaca con la Russia. Qui giunge a tarda primavera Anselm Eibenschütz con la moglie, deluso dal matrimonio con quella donna non amata, che lo ha convinto a lasciare la carica di ufficiale dell’esercito per accettare il posto di verificatore di pesi e misure di quel distretto. Lasciato l’esercito che gli dava sicurezza con la gerarchia, l’ordine e la disciplina, si ritrova in un paese dove l’illegalità impera incominciando dai commercianti, dai clienti, ma soprattutto dai garanti delle applicazioni delle leggi. Rispettoso del diritto fino alla rigidità, si impegna a ristabilire con onestà e giustizia per mezzo del suo operato il giusto peso, ammonendo e multando i commercianti che usano pesi falsi. Da che mondo è mondo i giusti sono presi in antipatia, e così accade anche all’onesto Anselm Eibenschütz sempre più solo e isolato. Inoltre la moglie, essendo il loro rapporto logoro, lo tradisce con un suo impiegato da cui ha un figlio bastardo che Anselm Eibenschütz rifiuta; li relega in una parte della casa, dimenticandoli.

Anselm sprofonda in un gelo interiore e affettivo che lo porta all’Osteria della Frontiera di proprietà di Leibus Jadlovker, losco figuro, che vive di traffici illeciti e che ospita vagabondi, accattoni, ladri e banditi. Anselm Eibenschütz incomincia a bere e trova rifugio nello stordimento dell’alcol; ed è qui che incontra la bella zingara Euphemia.

Attratto dalla bella zingara fa incarcerare per truffa con un espediente Leibus Jadlovker, amante e padrone di Euphemia, per avere via libera con lei. Corrisposto si annulla in questa passione in una calda estate di amore e di grandi bevute.

Entra in scena un piccolo, delicato personaggio: lo zingaro Sameskin venditore di caldarroste – forse il solo peso giusto della storia. Alloggia nell’osteria e come ogni anno al suo ritorno riannoda la relazione amorosa con la bella zingara che allontana Anselm. All’inizio egli ne è fortemente geloso, ma con il passare del tempo scopre la dolcezza e la probità del piccolo zingaro, accetta la situazione e i due diventano amici.

Un’improvvisa nera pestilenza si abbatte sul villaggio seminando terrore e morte. Eibenschütz, la bella Euphemia, il dolce Samiskin venditore di caldarroste e pochi altri si salvano,ma il verificatore di pesi è sempre più solo e disperato e si lascia affogare nell’alcol. Un evento tragico e inaspettato porta alla sua uccisione. Pochi attimi prima di morire Anselm, in pieno delirio, si trova alla presenza del Grande Verificatore di pesi. I ruoli si invertono, lui non è altro che un negoziante con cento, mille pesi falsi. Inizia la verifica dei pesi. “I tuoi pesi sono tutti falsi, eppure tutti giusti. Non ti denuncerò. Io sono il grande verificatore”, gli dice, e Eibenschütz muore.

È nel perdersi che Eibenschütz si conosce e si ritrova in un tormento che gli è fatale. Dove i pesi e le misure sono invariabilmente falsi e veri a seconda dei nostri bisogni. Joseph Roth (1894-1939), giornalista e romanziere nato in Galizia nell’impero austroungarico, visse tra Vienna e la Germania, da cui fuggì all’avvento del nazismo, e morì a Parigi. La scrittura classica e acuta di questo romanzo breve (apparso ad Amsterdam nel 1937) ci coinvolge sin dall’inizio con la perdita di riferimenti, le sconfitte, la solitudine, la corsa verso l’alcolismo per fuggire dalla sofferenza, come del resto avvenne nella vita di Joseph Roth,  per conquistarci alla fine.

 

Una vicenda gigantesca per l'uomo coinvolto, modesta per i vicini, insignificante per un mondo ove la falsità è la legge.

"In due parole: siamo sempre nel peso forma sulla bilancia della nostra vita?

 Scelta musical impegrnativa per accompagnare questo processo di crisi, da "End of Summer di Johann Johannsson a  "Aguire, L'Acrime Di Rei" di Popol Wuh


Collettivo L’Amalgama 

Compagnia di dieci attori e attrici che si sono conosciuti e formati tra il 2013 e il 2016 alla Civica Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe” di Udine, sotto la guida di registi e pedagoghi di livello nazionale e internazionale. 

La compagnia nasce nel 2016 e da allora inizia a produrre spettacoli di vario genere: creazioni originali, adattamenti e drammaturgie contemporanee, ricevendo negli anni diversi premi e riconoscimenti. 

Nel 2021 la compagnia si costituisce Associazione Culturale. 

Punto di forza della compagnia è la molteplicità dei componenti, ciascuno con la sua visione e la sua specificità: dieci artiste e artisti che sanno trovare nell’amalgama degli elementi la loro forza dirompente. 

Il comune denominatore degli spettacoli della compagnia è la continua ricerca di linguaggi, temi e poetiche legate alla necessità di fare teatro “qui e adesso”.  

Per questo motivo i progetti del Collettivo L’Amalgama sono legati tra loro dalla continua ricerca di temi e istanze che attraversano il presente, dall’interesse per i processi di creazione teatrale nel territorio e con le comunità, dall’urgenza della ricreazione del pubblico dentro e fuori il “teatro”, dentro e fuori la tradizione.

Ufficio Stampa
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