Elena o della seduzione
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La natura enigmatica della figura di Elena, nei poemi omerici, nella tragedia ma anche nella letteratura moderna è al centro dell’incontro in programma giovedì 28 novembre nell’ambito dei Giovedì della cultura, appuntamenti settimanali ospitati a Casa dei Carraresi alle ore 18.
Elena di Sparta diventa Elena di Troia. Accade perché le divinità eleggono Paride come giudice di bellezza e gli offrono doni tramite i quali ottenere poteri smisurati. Tra questi vi è Elena, che è seduzione che trafigge e fascino inviolabile, tessitrice che narra e voce che inganna. Elena e Paride, quando vengono scelti, non hanno altra scelta che diventare distruttori. A legarli, tuttavia, è la bellezza. Quella di Afrodite che tanto seduce l’eroe e quella di Elena che spinge e attira decine di migliaia di uomini alla guerra. Si tratta di una bellezza contraddittoria, come contraddittoria è Elena, vittima e carnefice, unica e doppia, che genera violenza ma rimane sempre inviolabile.
Relatore è Ludovica Consoloni. Ha conseguito la Laurea Magistrale in Scienze dell’Antichità: storia, letterature e archeologia nell’Università Ca’ Foscari di Venezia con una tesi sul tema “Una sfarzosa veste di morte. Armi e ambiguità del femminile dall’epica alla tragedia”. E’ tra gli ideatori, insieme ad altri studenti di lettere, storia e filosofia dell’Università Ca’ Foscari, del gruppo seminariale Dieci17, che ha organizzato cicli di conferenze incentrate sullo studio dei classici a partire da una prospettiva materialista. Partecipa alle attività del gruppo di ricerca Aletheia di Ca’ Foscari e a quelle di Classici Contro sotto la direzione dei professori Alberto Camerotto e Filippomaria Pontani. Tra le pubblicazioni si ricordano: “Elena e Paride” in Laura Pepe (ed.) Amori Mitici, in uscita con il Corriere della Sera (2024); “Donne di Troia: fondamenta della città in pace, frammenti della città distrutta” in A.Camerotto, K. Barbaresco, V. Melis (edd.) Il grido di Andromaca: voci di donne contro la guerra, Venezia 2022.
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