Celiachia: a Natale meglio scegliere il menù gluten-free per tutti gli invitati
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Il brodo dei tortellini non è magro, l’insalata russa non sgrassa, l’ossobuco non è tutto osso, panettoni e torroni si mangiano solo a Natale – è vero – ma tanto poi ogni festività ha il suo dolce. Inutile fare buoni propositi, il Natale light non esiste, chi soffre di celiachia però deve prestare un’attenzione in più, perché - nella confusione dei pranzi e delle cene con i parenti – aumentano i rischi di mangiare del cibo in cui è finito accidentalmente del glutine. “Purtroppo, basta una distrazione – osserva Michele Mendola, fondatore della community online CeliachiaFacile e autore dell’omonimo best-seller. - È sufficiente usare lo stesso mestolo per girare sia il cibo normale che senza glutine, e chi soffre di celiachia rischia di rovinarsi tutte le Feste”.
Il primo consiglio, allora, è proprio quello di preparare cibi senza glutine per tutti gli invitati. “In questo modo si elimina completamente il rischio delle contaminazioni accidentali – prosegue Mendola. - Senza contare che è anche una questione di praticità: i pranzi e le cene delle feste già prevedono svariati piatti, e non sarà necessario pensare e gestire anche un menù separato per chi è intollerante”. Così facendo, in ogni casi, non si rinuncia al sapore: “I cibi senza glutine assicurano ormai degli standard di qualità elevatissimi, e sia in termini di sapore che di consistenza hanno le stesse proprietà dei cibi normali. Inoltre, sempre più aziende hanno lanciato sul mercato le versioni gluten-free delle specialità locali, e quindi non si rinuncia ai sapori tipici della tradizione. Anche chi adora cucinare, poi, potrà facilmente trovare farine senza glutine per preparare la ricetta che preferisce”.
Per quanto riguarda la preparazione dei cibi: “La soluzione ideale è di usare pentole e stoviglie dedicate per il piatti gluten-free – aggiunge il creatore di CeliachiaFacile. - Questo perché alcuni cibi, come la pasta ad esempio, possono lasciare dei piccoli residui che non vengono via con un normale lavaggio. Altrimenti, è fondamentale essere molto scrupolosi quando si lavano pentole e utensili, e quantomeno usare stoviglie separate per chi soffre di celiachia. Se si utilizza il forno per cucinare, è buona regola sistemare i cibi senza glutine nella parte alta, sempre per evitare contaminazioni accidentali”.
Mendola ricorda poi che una serie di cereali - come il riso, il grano saraceno e il mais - sono naturalmente privi di glutine e possono essere utilizzati senza preoccupazioni. Alcuni alimenti (carne, uova, pesce, frutta, legumi, verdura) chiaramente non contengono mai glutine e non presentano controindicazioni di sorta. Attenzione ai formaggi, “Nella maggior parte dei casi non contengono glutine, ad eccezione di quelli spalmabili per i quali conviene quindi leggere l’etichetta – spiega Mendola. - E lo stesso consiglio vale anche per i salumi, le caramelle e i torroni: anche se di norma non contengono farine o derivati, vi sono delle eccezioni, e quindi è bene accertarsene prima”. Per quanto riguarda gli alcolici, via libera a vino e spumante; semaforo giallo per i distillati come grappa, rum, whisky, vodka e gin: “la maggior parte non danno problemi, ma alcuni potrebbero contenere aromi o additivi vietati. Nel caso però devono essere riportati in etichetta” conclude il fondatore di CeliachiaFacile.
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Gianluca Ricci
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