Europee, Tiso-Arbia(Prospettive Future): “Insegnare diritto Ue nelle scuole”
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Una realtà al giorno d’oggi è quanto mai chiara e lampante: l’ordinamento giuridico dell’Unione europea è ormai parte integrante del nostro contesto politico e sociale. Sulla base dei trattati Ue, infatti, vengono prese ogni anno migliaia di decisioni, che concorrono a determinare il contesto in cui si collocano gli Stati membri e le loro comunità. La persona, dunque, non è solo un cittadino della sua nazione, della sua città o del suo comune, ma è anche cittadino europeo.
Anche per questo motivo diventa fondamentale che i cittadini dell’UE conoscano tale ordinamento giuridico, che incide anche sulla loro vita quotidiana. E quale miglior modo per far divenire questa conoscenza un fattore culturale? Insegnare agli studenti di ogni ordine e grado le istituzioni Ue.
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Insomma, portare l’Europa nelle scuole. Questo il forte monito che il nostro gruppo vuole rivolgere alla Pubblica Amministrazione, allo Stato Italiano, in tutte le sue ramificazioni istituzionali e territoriali, e alla Ue, poiché ad oggi la percezione che le giovani generazioni hanno di Bruxelles è ancora troppo sfocata, lontana, insufficiente. Un contesto preoccupante sia nel breve periodo, visto che le elezioni europee sono ormai all’orizzonte, sia nel lungo periodo poiché i ragazzi di oggi saranno i cittadini e, perché no, anche gli amministratori d’Europa del domani. A giudizio di Prospettive Future, tra le priorità della agenda politica-governativa ci deve essere l’obiettivo di tutelare in modo strutturato e uniforme la dimensione europea dell’educazione civica nelle scuole italiane.
Magari inserendo il diritto europeo come materia da approfondire già alle elementari, e garantendo l’elaborazione dei moduli didattici per gli insegnanti delle scuole primarie, secondarie e secondarie superiori. Lo studio delle questioni europee sin dalla giovane età infatti avvicinerebbe culturalmente e concettualmente gli alunni ai principi, ai valori e alle procedure della Ue, visto e considerato che ormai da tempo l’appartenenza all’Unione Europea riguarda gran parte dei diritti e dei doveri del cittadino stesso”.
Così, in una nota, il fondatore del sodalizio “Iniziativa 9 maggio”, Rocco Tiso, e il portavoce nazionale del comitato "Prospettive Future", Attilio Arbia.